Vaiolo, muore Donald Henderson

E’ morto Donald Henderson, colui che tanto si era battuto per debellare il vaiolo, malattia che fino alla fine degli anni Settanta ha ucciso circa un terzo delle persone infettate (causando danni spesso irreversibili nella altre che, pur sopravvivendo, erano costrette a condizioni di estrema difficoltà). Donald Henderson aveva ottantasette anni.

A cavallo tra gli anni 60 e 70 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) affidò a Donald Henderson una importante missione, quella di coordinare una azione di squadra mirata a isolare il focolaio della malattia. Come? Sfruttando la collaborazione di circa 200mila staff dislocati in settanta diversi paesi nel mondo e forte di un budget da 300 milioni di dollari e 2,4 mila miliardi di dosi di vaccino.

Il vaiolo fu debellato, l’ultimo caso fu registrato in Somalia nel lontano 1977. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato ufficialmente eradicata questa malattia nel 1980. Da quel momento il virus non è più stato un problema, dopo avere mietuto vittime per anni. Donald Henderson, medico ed epidemiologo americano, viene identificato nel mondo come colui che, coordinando un movimento molto più ampio, ha condotto la lotta al vaiolo peraltro vincendola.

Ma il vaccino per debellare quella che per molti anni è stata identificata come una malattia terribile è stato messo a punto da Edward Jenner il quale si fece artefice di una scoperta molto importante che avrebbe cambiato le sorti dell’umanità: l’immunità dal vaiolo poteva essere ottenuta attraverso l’inizieione di materiale ricavato da lesioni di animali affetti da vaiolo bovino, una malattia animale causata da un virus della stessa famiglia del vaiolo umano. E sfruttando questa scoperta fu messa a punto la vaccinazione contro questa malattia infettiva: oggi molti adulti che portano sulla parte alta del braccio una cicatrice di forma più o meno rotondeggiante sono coloro che si sono sottoposti negli anni Settanta a vaccinazione contro il vaiolo.