Lamberto Sposini, il giallo sulle sue condizioni

Lamberto Sposini ha perso la memoria? La riabilitazione come continua? Sono queste alcune delle tante domande che i fan del giornalista, colpito lo scorso 29 aprile da emorragia cerebrale, si pongono in rete alla ricerca delle ultime novità sulle sue condizioni di salute.

La richiesta della moglie del giornalista del silenzio stampa è stata accettata senza colpo ferire dai media di tutta Italia, ma proprio per questo le voci sulle sue reali condizioni si rincorrono passando dall’auspicabile all’impossibile.

Il noto giornalista si era sentito male poco prima di entrare in diretta presso il suo programma televisivo, quel giorno dedicato alle nozze del principe William di Inghilterra. Fin da subito le sue condizioni erano parse disperate. E solo l’alta professionalità dei medici del Policlinico Gemelli, dove l’uomo era stato trasferito d’urgenza hanno operato in modo tale da far migliorare le condizioni del popolare conduttore.

Bollettini medici vengono rilasciati dai sanitari, come da accordo preso dalla famiglia solo in caso di miglioramenti o cambiamenti significativi. Una “fuga di notizie” inerente una dichiarazione della moglie, Sabina Donadio aveva allarmato sulle condizioni del conduttore:

Oggi ha aperto gli occhi ma è come imbambolato. Non mi riconosce, ma se gli stringo la mano me la stringe anche lui e gli si alza la pressione. Lo dice il monitor che ormai ho imparato a leggere.

La notizia della perdita di memoria non è stata confermata, ma a ciò che si può sapere, non è stata nemmeno smentita in modo deciso. Le uniche notizie che provengono dal reparto di terapia intensiva del nosocomio capitolino dove Lamberto Sposini è ricoverato parlando di lenti miglioramenti. E questo deve già far ben sperare, dato lo stato gravissimo (grado più alto della scala del come di Glasgow e ematoma di 7 cm nel cervello, nd.r) di salute con il quale il conduttore era giunto al Policlinico. Sebbene ci vorrà del tempo, i medici sono fiduciosi in una ripresa totale dell’uomo. Non resta che aspettare il prossimo bollettino ufficiale.