Intolleranza al lattosio
L’intolleranza al lattosio è l’incapacità di digerire il lattosio (un tipo di zucchero nel latte e altri prodotti lattiero-caseari).
CAUSE: L’intolleranza al lattosio accade quando il piccolo intestino (intestino tenue) non produce abbastanza enzima lattasi. Gli organismi dei bambini producono questo enzima in modo da poter digerire il latte, compreso il latte materno. Crescendo, negli uomini può capitare che il corpo non produca più lattasi dopo la prima infanzia. L’intolleranza al lattosio è più comune negli asiatici, africani, afro-americano, nativi americani, e i cittadini del Mediterraneo.
Essa può iniziare in tempi diversi nella vita. E’ spesso osservata nei bambini prematuri. Nei caucasici, di solito inizia a influenzare i bambini di età superiore ai 5 anni, negli afro-americani, spesso si verifica già nei 2 anni. E’ molto comune negli adulti e non è pericolosa. Non avendo abbastanza lattasi, possono verificarsi anche a seguito di malattie intestinali come celiachia e gastroenterite, o dopo un intervento chirurgico intestinale. Una temporanea carenza di lattasi può derivare da infezioni virali e batteriche, soprattutto nei bambini, quando le cellule del rivestimento intestinale sono ferite.
SINTOMI: I più comuni sono:
- Gonfiore addominale;
- Crampi addominali;
- Diarrea;
- Feci galleggianti;
- Feci maleodoranti;
- Gas (flatulenza);
- Malnutrizione;
- Nausea;
- Rallentamento della crescita;
- Perdita di peso.
I sintomi si verificano spesso dopo aver bevuto o mangiato prodotti lattiero-caseari. Grandi dosi di prodotti lattiero-caseari possono causare peggioramento dei sintomi.
DIAGNOSI: Il medico potrà effettuare:
- Enteroscopia;
- Test del respiro per il lattosio;
- Test di tolleranza al lattosio;
- Test per la riduzione delle sostanze nelle feci.
TERAPIA: La rimozione dei prodotti lattiero-caseari dalla dieta di solito migliora i sintomi. Tuttavia, questa mancanza può portare ad una carenza di calcio, vitamina D, riboflavina e proteine. Aggiungere altre fonti di calcio nella dieta, può ovviare a questo problema. La maggior parte delle persone con bassi livelli di lattasi possono tollerare fino a 100 ml di latte in una sola volta (circa un bicchiere). Dosi più grandi possono causare problemi. Questi prodotti lattiero-caseari potrebbero essere più facili da digerire:
- Latticello e formaggi (che hanno meno lattosio del latte);
- Prodotti di latte fermentati, come lo yogurt;
- Latte di capra (assicurarsi che sia integrato con gli aminoacidi essenziali e vitamine se si danno ai bambini);
- Gelato, frappè e formaggi a pasta dura;
- Prodotti lattiero-caseari a basa di lattosio;
- Latte di vacca trattato per i bambini più grandi e gli adulti;
- Latte di soia neonati di età inferiore a 2 anni;
- Latte di soia o di riso per bambini.
È possibile aggiungere enzimi di lattasi regolarmente nel latte o prendere calcio in compresse o pastiglie da masticare. Potrebbe esserci bisogno di trovare nuovi modi per ottenere il calcio nella dieta (c’è bisogno di 1200-1500 mg di calcio al giorno):
- Prendere supplementi di calcio;
- Mangiare cibi che lo contengono (insalate a foglia verde, ostriche, sardine in scatola, salmone, gamberetti e broccoli);
- Bere succo d’arancia che contiene calcio aggiunto.
Leggere le etichette degli alimenti. Il lattosio si ritrova anche in alcuni prodotti lattiero-caseari come alcune birre.
PROGNOSI: I sintomi di solito vanno via eliminando i prodotti lattiero-caseari dalla dieta. Possibili complicazioni possono essere perdita di peso e malnutrizione. Contattare un medico se ci sono sintomi di intolleranza o se i sintomi soliti peggiorano.
PREVENZIONE: Non è noto alcun modo per prevenire l’intolleranza al lattosio. Per evitare i sintomi basta evitare di mangiare prodotti lattiero-caseari.
Fonti: [Informazioni dal vostro medico di famiglia. Intolleranza al lattosio: quello che dovreste sapere. Am Fam Physician. 2006; http://health.nytimes.com/health/; Hogenauer C, Hammer HF. Cattiva digestione e malassorbimento. In: Feldman M, Friedman LS, Sleisenger MH, eds. Sleisenger & Fordtran della malattia del fegato e dell’apparato gastrointestinale. 8a ed. Philadelphia, Pa: Saunders Elsevier, 2006]
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