Sindrome metabolica

Sindrome metabolica

La sindrome metabolica è chiamata anche “insulinoresistenza” ed è rilevata in circa la metà degli anziani, ma a volte compare anche tra i giovani. E’ associata a diverse condizioni come dislipidemia, ipertensione, intolleranza al glucosio, iperglicemia e adiposità viscerale. Si tratta di una condizione di rischio cardiovascolare correlata molto spesso all’obesità e alla vita sedentaria.

CAUSE: Le cause che portano alla sindrome metabolica sono molteplici:

  • Diabete;
  • Obesità;
  • Sedentarietà;
  • Ipercolesterolemia;
  • Ipertensione arteriosa;
  • Alterazione del metabolismo lipidico;
  • Iperinsulinemia;
  • Iperglicemia.

SINTOMI: Sono considerate a rischio di sindrome metabolica tutte le persone che hanno almeno tre dei seguenti sintomi:

  • Indice di massa corporea (rapporto esistente tra altezza e peso) superiore a 30;
  • girovita superiore a 102 cm per gli uomini e a 88 cm per le donne;
  • ipertensione arteriosa superiore a 130 (massima) e 90 (minima);
  • glicemia a digiuno superiore a 110 mg/dl;
  • colesterolemia superiore a 200 mg/dl;
  • trigliceridi superiori a 150 mg/dl.

DIAGNOSI: I primi esami diagnostici riguardano la rilevazione della pressione sanguigna. Dopo una visita medica, si effettueranno esami di laboratorio di un campione di sangue del paziente per controllare:

  • Glicemia;
  • Colesterolo;
  • Trigliceridemia;
  • Microalbuminuria;
  • Uricemia.

Altri esami da effettuare successivamente sono risonanza magnetica cardiovascolare, ecocardiografia a riposo e sotto stress, valutazione dell’ischemia. In ogni caso si tratta di una malattia piuttosto recente e non sono ancora sorte delle procedure standard di diagnosi e terapia. Ogni corrente di pensiero provvede alle cure mediche che ritiene necessarie.

TERAPIA: La prima terapia riguarda l’alimentazione, dato che la condizione è dovuta in larga parte ad una dieta sbagliata. Consigliata la dieta mediterranea e il consumo di noci. Molto importante anche associare ad una dieta sana del movimento all’aria aperta. L’attività fisica favorisce un funzionamento migliore del nostro corpo. Ogni terapista può indicare la cura più giusta per ogni singolo paziente. Infine, una volta individuate le cause che hanno portato alla sindrome metabolica, è necessario curare prima di tutto quelle, e successivamente agire sulle abitudini del paziente.

E’ possibile che, a seconda della causa, il medico assegni alcuni farmaci. Questi possono essere:

  • Sibutramina e Orlistat per i pazienti obesi;
  • Acarbosio e Metformina per i pazienti diabetici;
  • Bezafibrato, Fenofibrato e Gemfibrozil per l’ipertrigliceridemia;
  • Atorvastatina, cerivastatina, fluvastatina per il colesterolo;
  • Diuretici e calciantagonisti per i problemi di pressione;
  • Estrogeni per le donne in menopausa.

PREVENZIONE: Per prevenire la sindrome metabolica bisogna prevenire le cause che la favoriscono, quindi mantenere un peso accettabile e fare attività fisica (circa 30 minuti al giorno). Fare una dieta con pochi grassi e ricca di acidi grassi omega3 (pesce) e quegli alimenti che diminuiscono il colesterolo. Possibili complicazioni sono gli effetti collaterali da farmaci, sensazione di batticuore, calore, leggera costrizione al petto e all’addome. Più raramente si sono create le condizioni per l’infarto, in quanto un cuore non abituato al movimento può essere messo troppo sotto stress da una terapia artificiale. Per questo meglio consultare il medico prima di prendere qualsiasi provvedimento.

Fonti: [http://www.cri.it/; http://it.wikipedia.org; http://it.health.yahoo.net/]

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