Vaiolo
Il vaiolo è una malattia virale caratterizzata da un’eruzione cutanea e un elevato tasso di mortalità.
CAUSE: Il vaiolo è stato rilevato una volta in tutto il mondo, causando malattia e morte ovunque si è presentato. Il vaiolo è stato principalmente una malattia di bambini e di giovani, con i membri della famiglia che spesso si infettavano a vicenda. Ci sono due forme di vaiolo:
- Vaiolo maggiore, è una grave malattia con un tasso di mortalità di circa il 30% in persone non vaccinate;
- Vaiolo minore è una lieve infezione con un tasso di mortalità inferiore all’1%.
Il periodo di incubazione è di circa 12-14 giorni. Un massiccio programma da parte della Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha sradicato il virus del vaiolo dal mondo nel 1977, fatta eccezione per i campioni che sono stati salvati da vari governi a fini di ricerca. Nel 1980, l’OMS ha raccomandato che tutti i Paesi inseriscano la la vaccinazione per il vaiolo in maniera obbligatoria.
I fattori di rischio per il vaiolo oggi sono lavorare nei rari laboratori in cui il virus è presente, oppure essere esposti ad un arma biologica che diffonde il vaiolo. La malattia è altamente contagiosa da una persona ad un’altra, tramite goccioline di saliva. Può continuare ad essere contagiosa anche quando le croste si staccano. Esso può anche essere diffuso da lenzuola e indumenti. I ricercatori ritengono che il virus del vaiolo in condizioni favorevoli (ad esempio al caldo) potrebbe rimanere in vita per 24 ore. In condizioni sfavorevoli, per 6 ore.
SINTOMI: I più comuni sono:
- Febbre alta;
- Affaticamento;
- Grave mal di testa;
- Mal di schiena;
- Malessere;
- Sfoghi rosa che si trasformano in croste piene di pus in 8-9 giorni.
- Delirio;
- Vomito;
- Diarrea;
- Eccessivo sanguinamento.
DIAGNOSI: Gli esami del sangue mostrano una bassa conta dei globuli bianchi e delle piastrine. Un test DIC può essere positivo se vi è eccessivo sanguinamento. Se c’è l’infezione, il test degli anticorpi è positivo. Speciali esami di laboratorio possono essere utilizzati per identificare il virus.
TERAPIA: La vaccinazione dev’essere data entro 1-4 giorni dall’esposizione alla malattia. Il trattamento, una volta che i sintomi hanno inizio, è limitato. Non vi è alcun farmaco approvato specificamente per il trattamento del vaiolo. A volte sono indicati gli antibiotici per le infezioni secondarie. Il vaccino globulina immune (anticorpi contro una malattia simile al vaiolo) possono aiutare abbreviare la malattia. Se la diagnosi di vaiolo è effettuata, le persone esposte devono essere isolate senza indugio. L’isolamento dovrebbe includere non solo la persona che ha contratto la malattia, ma tutte le altre persone che sono venute in contatto con il malato.
Queste persone avrebbero bisogno del vaccino e la necessità di essere monitorate. Misure di emergenza a protezione di un ampio segmento della popolazione dovrebbero essere attuate immediatamente, entro le linee guida raccomandate dalle leggi sanitarie locali.
PROGNOSI: In passato, questa è stata una malattia con notevole tasso di mortalità superiore al 30%. Possibili complicazioni possono essere:
- Infezioni batteriche della pelle nei siti delle lesioni;
- Cicatrici da pustole;
- Artrite e infezioni ossee;
- Polmonite;
- Grave sanguinamento;
- Infezioni agli occhi;
- Infiammazione cerebrale (encefalite);
- Morte.
Contattare un medico se si è stati esposti al vaiolo.
PREVENZIONE: Molte persone sono state vaccinate per il vaiolo in passato, ma la vaccinazione non è più data oggi perché il virus è stato eliminato. Ci sono alcune complicazioni associate al vaccino, che dovrebbe essere somministrato al primo sospetto di un focolaio. Il rischio di complicanze è relativamente basso.
Fonte: [http://health.nytimes.com/health]
Per ulteriori informazioni rivolgersi al proprio medico. Le informazioni fornite su MedicinaLive sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo, e non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari.