Doccia ghiacciata in favore della ricerca per la SLA, malattia neuro-degenerativa che colpisce le fibre che collegano il sistema nervoso ai tessuti muscolari e che, nel tempo, provoca una progressiva paralisi del corpo con effetti devastanti sulla salute. Vip e persone comuni si sono mobilitate in questi giorni e il fenomeno della doccia ghiacciata è diventato virale grazie al passaparola che tanto funziona sul web.
Grazie all’hastag che ormai è famoso in tutto il mondo, #IceBucketChallenge, la ricerca contro la SLA può contare fino ad ora più di 50 milioni di dollari raccolti: una cifra importantissima che va ad alimentare dunque le speranze di coloro che sono affetti da questa malattia che al momento, purtroppo, non conosce cura risolutiva.
Ma da chi è nata l’idea della doccia ghiacciata come fenomeno di sensibilizzazione per la ricerca a favore della SLA? La ALS Association individua nel 29enne Peter Frates, ammalato di SLA, il motore di tutto. Il giovane avrebbe proposto ad amici e familiari l’idea di farsi una doccia ghiacciata per sensibilizzare il mondo verso la malattia che da due anni lo ha afflitto. A ispirarlo la pratica che lui e i compagni di squadra portavano avanti quando giocavano a baseball al college di Boston: il passaparola è stato poi fondamentale e il fenomeno dell’#IceBucketChallenge si è diffuso a macchia d’olio. Ed è stato qui che la ALS Association ha deciso di salire a bordo, sponsorizzando la sfida e contribuendo alla sua diffusione nazionale e non soltanto.
E in pochi giorni il fenomeno della doccia ghiacciata si è allargato: dagli Stati Uniti all’Inghilterra, dalla Francia all’Italia, con i Vip in prima linea per sensibilizzare l’opinione pubblica e raccogliere fondi. Si prende un secchio di acqua con cubetti di ghiaccio al seguito, si nominano altri tre amici che non potranno esimersi dal fare il video, e poi giù con una bella secchiata d’acqua gelida. Ma al di là dei video più o meno simpatici postati sui social da persone comuni e non, l’aspetto fondamentale rimane quello della donazione (ecco perché l’IBC è importante). Come si fa a lasciare una donazione in favore della ricerca?
E’ più semplice del previsto: basta andare sul sito ufficiale della AISLA – www.aisla.it – e contribuire con un piccolo gesto: si può pagare con bonifico bancario o postale e con paypal. In pochi clic si potrà dunque dare una mano concreta alla ricerca. Di seguito una carrellata di video postati da alcuni Vip di casa nostra.