Il lungo lockdown a cui tutti siamo stati costretti per lunghi mesi ha acceso i fari su una grandissima problematica, quella degli anziani che sono costretti a vivere in una casa di riposo o sono ospiti di una RSA e per giorni non possono vedere i loro cari. Per loro l’assistenza medica e infermieristica migliore non può certo essere sufficiente, devono avere la possibilità di non accusare eccessivamente il distacco dai loro affetti.
Gli studi lo hanno provato, l’anziano che riesce ad avere vicino la propria famiglia e i propri affetti reagiscono meglio anche alle terapie farmaceutiche. Peccato che troppo spesso quando si entra in struttura di assistenza, la distanza si fa enorme. Ma ora grazie all’app MySOLI, tutto questo è destinato a cambiare.
Un dialogo sempre aperto
È da anni che RSA e case di riposo chiedono ai familiari di non abbandonare i propri anziani e di essere presenti nelle loro vite anche dopo il ricovero. Ovviamente questo non sempre è facile o possibile, considerando i numerosi impegni di ogni famiglia. Ma la Regione Lazio, grazie ai fondi stanziati dall’Unione Europea ha potuto finanziare l’app MySOLI, pensa per offrire un dialogo diretto e semplice per lo scambio di messaggi, immagini, informazioni, che non solo permettono all’anziano di sentire la propria famiglia vicino, ma anche di velocizzare l’assistenza.
La sezione “diario” permette agli infermieri di aggiornare quotidianamente lo stato del paziente, indicando lo stato d’animo, di salute e se ha o meno bisogno di qualcosa. Insomma una vera e propria community a portata di mano dell’anziano che non sentendosi abbandonato, risponderà anche meglio alle terapie e alla nuova gestione della sua vita in una struttura che non è casa sua.
La tecnologia che fa bene
Per anni non si è fatto altro che parlare delle strutture che sono dei parcheggi per anziani e della tecnologia che non viene in aiuto. Ora la seconda, viene in aiuto a un settore che per anni ha visto i riflettori puntati addosso.
Una soluzione semplice e alla portata di tutti, con la app già in sperimentazione in alcune strutture, ma ben presto disponibile a tutte le strutture che ne faranno richiesta. Molti sono i benefici che si possono notare sull’anziano che finalmente non si sente già alla fine del suo percorso di vita.
Mentre chi risiede nella struttura non si sente più abbandonato, quello che viene migliorata è l’operatività delle RSA e delle case di cura che vedono migliorate le relazioni con l’esterno che in precedenza erano limitate alle telefonate e alle visite. Una comunicazione costante destinata a migliorare nel tempo considerando anche il lavoro di sviluppo che sta continuando sull’app MySOLI e che non è destinata a fermarsi.
I nuovi progetti hanno messo sul tavolo l’esigenza di renderla accessibile anche a chi ha disabilità visiva ed uditiva, andando ad ottimizzarne il funzionamento anche per tali soggetti, che al momento possono sembrare limitati, ma che ben presto troveranno la loro dimensione.
In altre parole l’app MySOLI è il nuovo punto di giunzione tra le strutture sanitarie e le famiglie italiane che per i più disparati motivi non possono prendersi cura dei propri anziani.