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Caldo, ecco i maggiori rischi

Il caldo record che si sta abbattendo sull’Italia in questo momento potrebbe rappresentare con i suoi 40 gradi e oltre un pericolo rilevante per la salute.

Caldo pericoloso soprattutto per i fragili

Sia per le persone sane e ancor di più per bambini, anziani e soggetti fragili affetti da altre patologie. Su questo la Sima o Società italiana di medicina ambientale sottolinea come, tra le conseguenze di questo rialzo delle temperature, potrebbero esservi anche potenziali danni a carico del cervello e altri organi vitali.

La ragione alla base di questa criticità è che il caldo eccessivo, prima di tutto, altera il sistema di regolazione della temperatura corporea. E come sottolinea il presidente  Alessandro Miani, l’organismo si raffredda attraverso la sudorazione. Fattore non sufficiente in alcune condizioni ambientali quando un’umidità troppo importante non consente l’evaporazione del sudore. Una concatenazione di eventi questa che può portare la temperatura corporea ad aumentare molto velocemente creando danni.

Il caldo eccessivo può portare disturbi lievi come edemi, svenimenti, crampi ma anche criticità più grandi come la disidratazione e la congestione. Tutti elementi che possono aggravare la situazione di individui con patologie già esistenti.

Bisogna quindi fare attenzione a non imbattersi in insolazione, ustioni o colpo di calore. Fare attenzione ai crampi dovuti a una perdita importante del sodio nell’organismo per via della sudorazione. Il caldo può favorire anche l’edema, ovvero una ritenzione di liquidi soprattutto agli arti inferiori per via della vasodilatazione periferica troppo prolungata.

Cosa fare e non fare

Il bere bevande ghiacciate per combattere il caldo può portare poi a una situazione di congestione, capace di causare sudorazione e dolore toracico. In caso di disidratazione invece è possibile non solo sentire una grande sete ma sperimentare palpitazioni, vertigini, debolezza. Nonché pelle e mucose asciutte, crampi muscolari, abbassamento della pressione e ansia.

La situazione è tutt’altro che rosea e di conseguenza per star bene bisogna prevenire piuttosto che curare. Quindi dobbiamo evitare di esporci al caldo e al sole diretto, cercando di uscire di casa solo nelle ore più fresche.

Dobbiamo agevolare la ventilazione naturale mantenendo il più possibile le stanze fresche, schermando con tapparelle e persiane la luce. Le finestre dovrebbero essere tenute aperte solo durante le ore più fresche della giornata. Mentre dal punto di vista alimentare dobbiamo aiutarci assumendo dagli 1,5 ai 3 litri d’acqua nel corso della giornata, evitando il consumo di alcolici.

Se dobbiamo uscire cerchiamo di indossare abiti leggeri e in tessuti naturali come cotone e lino che consentono la pelle di traspirare. Tentando di passare più tempo possibile in ambienti freschi e ventilati. In caso di temperature troppo elevate, per combattere il caldo e abbassare la temperatura corporea, utilizziamo panni umidi su polsi, fronte e collo.