Dall’ultima giornata mondiale del rene (12 marzo) sono risultati dei risultati allarmanti: il 10% degli italiani ha dei problemi di ridotta funzione renale, e le persone oltre i 65 anni di età ne sono affetti nel 15-20% dei casi. Dei numeri in costante crescita e che fanno sempre più preoccupare, dato che, finché il rene non perde almeno metà della sua funzione, è complicato diagnosticare la malattia.
La disfunzione renale infatti, nella maggior parte dei casi, viene diagnosticata con controlli per altri problemi, ed è per questo che bisogna controllarli e curarli anche quando, apparentemente, funzionano in maniera ottimale. I consigli che si evincono dal meeting dei medici di due giorni fa sono soltanto tre:
-
misurare la pressione arteriosa almeno due volte l’anno (per stare bene deve essere entro 130/80 mmHg);
- eseguire l’esame delle urine per controllare che non siano presenti globuli rossi e proteine;
- controllare i livelli di creatinina nel sangue (devono essere compresi tra 80 e 120).
In tutti i casi, non sconvolgere la dieta, ma meglio limitarsi con sale e formaggio e mangiare pesce 2-3 volte a settimana.
[Fonte: Repubblica]