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Papa Francesco, la morte e le patologie

Papa Francesco è morto questa mattina alle 07:35. L’annuncio  del decesso è stato dato dal cardinale Farrell. Nonostante le sue condizioni di salute, si è trattato di qualcosa di inaspettato. Anche se era impegnato in una lunga e non semplice convalescenza.

Papa Francesco e una salute non sempre buona

I medici del Gemelli che lo avevano in cura ipotizzano il presentarsi di un evento neurologico. Con molta probabilità un ictus, di tipo ischemico o emorragico.

Nel corso degli ultimi giorni avevamo visto Papa Francesco adempiere agli impegni pasquali, presentandosi a diversi eventi, seppur in forma ridotta. Giovedì aveva visitato il carcere di Regina Coeli e ieri aveva impartito la benedizione Urbi et Orbi pasquale. E tutto ciò nonostante le sue condizioni di salute non fossero delle migliori. Dobbiamo ricordare infatti che nei mesi scorsi aveva combattuto contro una polmonite bilaterale, che ne aveva minato il fisico ma non lo spirito.

Papa Francesco, al secolo Jorge Bergoglio, aveva 88 anni. Nel corso delle ultime settimane abbiamo potuto toccare con mano quanto la sua volontà di portare a compimento il proprio apostolato non si fosse lasciata abbattere dal proprio decadimento fisico.

Lo avevamo visto assolvere ai suoi compiti in modo meno frequente, ma sempre con lucidità. E sottoposto a ossigenoterapia per agevolare la convalescenza. Sono state diverse le patologie che hanno richiesto che negli ultimi anni Papa Francesco fosse sottoposto a interventi e trattamenti specifici. Non dobbiamo dimenticare che, fin da seminarista, il Pontefice era stato privato di parte di uno dei suoi polmoni.

Gli ultimi ricoveri del Pontefice

Fattore, questo che, soprattutto in presenza di patologie respiratorie, lo portava a rischiare molto di più rispetto a chi non si trovava nelle sue stesse condizioni. Nel 2021 era stato sottoposto a un intervento chirurgico programmato per una stenosi diverticolare sintomatica del colon, ed era poi stato nuovamente ricoverato nel marzo del 2023 al Gemelli per un’infezione respiratoria.

Il 2023 fu un anno particolare per il Pontefice, poiché nel giugno successivo fu operato di laparotomia e plastica della parete addominale con protesi. Un intervento che non presentò complicazioni e che portò alle sue dimissioni nel giro di dieci giorni.

Un nuovo ricovero si è reso poi necessario lo scorso 14 febbraio, a causa del riacutizzarsi della bronchite da cui aveva sofferto nei mesi precedenti e dell’instaurarsi di un’infezione polimicrobica alle vie respiratorie. Le dimissioni erano arrivate il 23 marzo, accompagnate dalla necessità di una convalescenza importante, durante la quale lo abbiamo visto indossare i classici occhialini per la terapia respiratoria di supporto.