Miopia

Miopia

La miopia è un disturbo della vista chiamato ametropia (disturbo rifrattivo) che porta difficoltà nella rifrazione della luce sulla retina, in maniera tale da far apparire gli oggetti lontani più o meno sfocati, a seconda della gravità. La visione da vicino però non presenta problematiche. Si calcola che ne sia afflitta circa il 25-30% della popolazione italiana.

CAUSE: La miopia è dovuta alla lunghezza del bulbo oculare, in modo che i raggi cadano in un punto davanti alla retina e non sulla sua superficie. La causa principale sembra sia qualche difetto genetico che la fa diventare una malattia ereditaria, anche se diverse teorie provano il contrario. Alcuni fattori ambientali sembrano essere alla base della condizione, come il passare molto tempo sforzando gli occhi, ad esempio leggendo, o davanti al computer o alla televisione. Altri fattori possono essere lavorare o rimanere per tanto tempo in luoghi poco illuminati, che possono aggravare la situazione in soggetti già predisposti. Non è invece molto chiaro se possa contribuire a far nascere la condizione di miopia lo stare troppo vicino alla tv. Con l’età tende a stabilizzarsi.

SINTOMI: Il paziente miope trova difficoltà nel mettere a fuoco gli oggetti lontani, mentre non presenta difficoltà nel guardare quelli vicini. La miopia si misura in diottrie, più sono le dottrie e maggiori difficoltà avrà il paziente nel vedere. Fino a quattro diottrie si parla di miopia lieve, da 5 a 8 si tratta di miopia media, da 9 in poi si ha miopia elevata. Anche le diottrie inferiori hanno bisogno di occhiali o lenti a contatto per avere una visione normale.

DIAGNOSI: La miopia è facilmente diagnosticabile attraverso un controllo da un oculista. E’ possibile riconoscere il problema già nei primi mesi di vita, ma per maggiore accuratezza si diagnostica intorno ai 3-6 anni.

TERAPIA: La miopia può essere corretta con occhiali o lenti a contatto, oppure con la chirurgia refrattiva. A seconda della gravità della situazione, un paziente è costretto a portare gli occhiali tutto il giorno o soltanto quando gli occhi sono sotto sforzo o ha bisogno di guardare lontano (ad esempio mentre guida, o per guardare la lavagna, ecc.)

L’intervento chirurgico permette di eliminare o almeno ridurre il problema, e nel migliore dei casi, permette al paziente di non avere più bisogno degli occhiali. La procedura più comune utilizza il laser ad eccimeri per assottigliare la cornea o tagliarla. Chirurgicamente si può intervenire anche inserendo degli anelli corneali per correggere chirurgicamente la forma della cornea oppure sostituendo il cristallino. Un’altra procedura non chirurgica è la cosiddetta ortocheratologia e consiste nel portare speciali lenti a contatto per tutto il giorno le quali, gradualmente, deformano la cornea correggendo la miopia.

PROGNOSI: Con i metodi chirurgici il tasso di successo dell’operazione è del 90% con complicazioni inesistenti o poco rilevanti. Ciò significa che l’intervento chirurgico è quasi completamente sicuro, ma per andare sul sicuro l’unico metodo è quello delle lenti. Alcuni credono che portare gli occhiali alla lunga peggiori la condizione. Numerose osservazioni indicano che questo non è vero, ma che al massimo la condizione peggiora a causa dell’età. Possibili complicazioni sono:

  • Distacco della retina, dovuto allo stress anatomico che l’occhio miope subisce, il quale rende frequenti le lesioni al livello della periferia retinica;
  • Cataratta;
  • Strabismo;
  • Insorgenza tardiva;
  • Glaucoma;
  • Macula (emorragia o vascolarizzazione anomala nell’occhio con conseguenti difetti visivi).

Fonti: [http://www.miopia.com/; http://www.ofta.it/; http://it.wikipedia.org/; http://www.farmasalute.it/]

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