Le malattie sessualmente trasmissibili rappresentano ancora un problema nel 2025. Nonostante i passi in avanti fatti dalla scienza. Quale è la ragione? Scopriamolo insieme.

Quali sono le malattie sessualmente trasmissibili in crescita
Negli ultimi anni l’Italia sta assistendo a una tendenza preoccupante. Quale? Le infezioni sessualmente trasmissibili, note anche come MST o IST (infezioni da trasmissione sessuale), mostrano segnali di ripresa dopo decenni in cui la tendenza sembrava calata.
Secondo il Ministero della Salute, queste rappresentano un gruppo molto ampio di malattie causate da batteri, virus o parassiti, che si diffondono prevalentemente tramite rapporti sessuali non protetti. In Italia, come in Europa, aumentano le segnalazioni e cresce la preoccupazione.
I dati recenti manifestano innanzitutto un incremento degli episodi tra le giovani generazioni. In Italia si segnala un aumento stimato del 50% dei casi di sifilide, del 20% per la gonorrea e del 25% per la clamidia, soprattutto tra i giovani. Un rapporto dell’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC), relativo al 2023, illustra come in Europa la gonorrea abbia registrato una crescita del 31% rispetto al 2022 e la sifilide del 13%. Nonostante i dati parziali, anche l’Italia segue questa tendenza.
Tra le cause principali di tutto ciò vi è un minore uso del preservativo e una scarsa informazione sessuale. Nel nostro paese solo nel 69% dei casi si usa il profilattico. Spesso per via di una scarsa e corretta educazione sessuale.
Bisogna poi tenere conto dei casi “nascosti”: molte infezioni restano asintomatiche, specialmente di clamidia, e non vengono diagnosticate né trattate in tempo. E le conseguenze non sono mai banali: infertilità, complicanze in gravidanza, trasmissione madre-figlio e, in alcuni casi, tumori legati ad alcuni virus come l’HPV.
Attenzione alle conseguenze

Il Ministero della Salute sottolinea che al già noto gruppo di infezioni curabili come sifilide, gonorrea, clamidia, tricomoniasi si aggiungono quelle virali non curabili come l’epatite B, l’HSV e l’HPV. Senza contare l’aumento dei casi di antibiotico resistenza in quelle come la gonorrea.
Purtroppo, in Italia esiste una scarsa sorveglianza e registrazione data dalla mancata segnalazione di tutti i casi di malattie sessualmente trasmissibili, favorendo una crescita della diffusione decisamente importante. Questo calo dell’attenzione può essere dovuto anche a una sorta di rifiuto della scienza e della prevenzione nato dopo la pandemia di covid.
Dimenticando che un rifiuto a prescindere di dispositivi o farmaci che possano aiutare a combattere le malattie sessualmente trasmissibili porta a conseguenze su noi stessi per primi e poi sugli altri.
Per poter rallentare la diffusione di queste patologie basterebbero un numero maggiore di test, un po’ di attenzione e soprattutto l’uso di condom per avere dei rapporti protetti e privi di rischi.