Celiachia o ipersensibilità al glutine? Sebbene potrà sembrare “strano”, vi è differenza tra le due patologie, e proprio per tal motivo uno studio internazionale sta cercando di far luce sulle differenze che distinguono queste due malattie.
La ricerca è stata condotta dall’Università del Maryland School of Medicine di Baltimora in collaborazione con la Seconda Università degli Studi di Napoli, ed è stata pubblicata sulla rivista scientifica BMC Medicine.
Come risaputo, la celiachia è una malattia autoimmune, alla quale conseguono particolari reazioni dei villi intestinali e dell’organismo. In caso di ipersensibilità al glutine invece, ad essere coinvolto, secondo gli studi in materia, sarebbe direttamente un meccanismo immunitario innato, senza che la barriera intestinale che ognuno di noi possiede, ne venga minimamente toccata.
Come spiega Carlo Catassi, professore associato di Pediatria all’Università Politecnica delle Marche di Ancona e coordinatore del Comitato scientifico Dr. Schär, una delle aziende specializzate nella preparazione di cibo “gluten free”:
La Gluten Sensitivity (ipersensibilità al glutine) è un’entità clinica osservata sempre più spesso negli ambulatori dello specialista. Si tratta di un disturbo per il quale non esiste un nome in lingua italiana tanto è recente l’inquadramento clinico.
Ed aggiunge:
Viene diagnosticato in pazienti per lo più adulti che presentano disturbi intestinali o a carico di altri apparati. Queste persone in passato venivano spesso etichettate come affette da disturbo funzionale o colon irritabile.
Nonostante se ne parli relativamente poco, il fenomeno è più ampio di ciò che si sospetta. Continua il dottor Catassi:
Dati recenti indicano che la frequenza della Gluten Sensitivity si attesti intorno al 6% della popolazione mentre quella della celiachia, pur essendo assolutamente rilevante, è attorno all’1%. È singolare che ancora oggi la maggioranza dei casi di celiachia rimangano sommersi perché sfuggono alla diagnosi.
Lo studio del Maryland School di Baltimora, conclude l’esperto, si muove nella giusta direzione, perché impegnato nell’identificare i primi marcatori molecolari che distinguono l’ipersensibilità al glutine dalla celiachia.
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Fonte: La Stampa