Con l’arrivo dell’estate cresce nelle persone la voglia di distendersi al sole e di far dorare naturalmente la propria pelle. Ma per far si che la melanina faccia il suo lavoro in maniera adeguata, senza che la persona in questione rischi di sviluppare terribili tumori della pelle vi è la necessità di rispettare la “regola del tre”.
Con questo simpatico nome, i dermatologi raccolgono le 72 ore di protezione (3 giorni circa, n.d.r.) da dover assolutamente preventivare se si vuole ottenere una abbronzatura senza rischi, scottature e macchie cutanee.
Il suggerimento viene lanciato in contemporanea dall’Istituto dermatologico europeo e dall’Osservatorio Nazionale per la salute della Donna, Onda. Una abbronzatura studiata ed ottenuta con tutti gli accorgimenti è sicuramente più sana e più bella rispetto ad una “corsa tannica” effettuata senza criterio ed attraverso scottature cause di inestetismi. Spiegano gli esperti:
Una cute sana, non è solo importante ed esteticamente piacevole, ma svolge a tutti gli effetti il proprio ruolo di ‘barriera’ contro gli attacchi degli agenti esterni, contrariamente a quanto accade con una pelle assottigliata, ricca di rughe o cicatriziale che, oltre a non essere bella da vedersi, in genere assolve anche meno bene ai suoi compiti.
Sono quattro i consigli che l’istituto dermatologico condivide per una abbronzatura uniforme e non nociva per la salute:
1) proteggersi con creme solari adeguate al proprio fototipo, da riapplicare ogni 2-3 ore nell’arco della giornata, in particolare dopo il bagno, per almeno tre giorni.
2) In caso di eritema solare, indipendentemente dal fototipo di pelle, utilizzare un fattore di protezione pari a 40, che stimola lo sviluppo lento e graduale della melanina anche nei giorni successivi alla prima esposizione. Quando possibile ridurre leggermente il fattore di protezione.
3) Mantenere la foto-protezione per tutta la vacanza. L’abbronzatura sarà più uniforme e duratura, senza problemi successivi di desquamazione:
4) In caso di particolari patologie della pelle o terapie per cui non è consigliabile l’esposizione al sole, scegliere schermi totali con fattore di protezione 50+ da riapplicare ogni 2-3 ore nell’arco della giornata.
Si tratta di regole base ma utilissime per combattere l’insorgenza di tumore alla pelle derivate da errata esposizione solare.
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Fonte: Asca