Rabdomiolisi
La rabdomiolisi è la rottura delle fibre muscolari con conseguente rilascio del contenuto di fibra muscolare (mioglobina) nel flusso sanguigno. Alcune di queste sono dannose per i reni e spesso comportano un danno renale.
CAUSE: Quando il muscolo è danneggiato, un pigmento della proteina chiamata mioglobina viene rilasciato nel flusso sanguigno e filtrato dal corpo attraverso i reni. La mioglobina si scompone in composti potenzialmente dannosi che possono bloccare le strutture del rene, causando danni come la necrosi tubulare acuta o l’insufficienza renale. Il tessuto muscolare morto può causare il passaggio di una grande quantità di liquido dal sangue al muscolo, riducendo il volume dei fluidi del corpo e conducendo allo shock e ridotto afflusso di sangue ai reni. Il disturbo può essere causato da qualsiasi condizione che causa danni ai muscoli scheletrici, in particolare un trauma.
I fattori di rischio sono:
- Alcolismo (con tremori muscolari successivi);
- Alcune sindromi ereditarie o genetiche;
- Lesioni;
- Intolleranza al calore;
- Colpo di calore;
- Ischemia o necrosi dei muscoli (si può verificare con occlusione arteriosa, trombosi venosa profonda o altre condizioni);
- Bassi livelli di fosfato;
- Convulsioni;
- Sforzo intenso come la corsa o ginnastica;
- Brividi;
- Trauma;
- Utilizzo o overdose di droghe, soprattutto cocaina, anfetamine, statine o eroina.
SINTOMI: I più comuni sono:
- Anormale colore delle urine (cola scuro, rosso o colorato);
- Debolezza generale;
- Rigidità o dolori muscolari (mialgia);
- Mollezza muscolare;
- Debolezza dei muscoli interessati;
- Fatica;
- Convulsioni;
- Aumento di peso non intenzionale.
DIAGNOSI: L’esame rivela un danneggiamento dei muscoli scheletrici tramite:
- CPK molto alto;
- Test del siero della mioglobina positivo;
- Test sierici del potassio molto alti;
- Esame delle urine che può rivelare calcoli e presenza di emoglobina.
Questa malattia può anche alterare i risultati dei seguenti esami:
- CPK isoenzimi;
- Urine di creatinina;
- Creatinina sierica.
TERAPIA: La rapida idratazione può prevenire i danni renali, mediante invio di mioglobina ai reni. Potrebbe essere necessario somministrare dei fluidi attraverso una vena. Alcuni pazienti possono avere bisogno della dialisi. I medicinali che possono essere prescritti sono diuretici e bicarbonato (se l’uscita di urina è sufficiente). L’ipercaliemia e i bassi livelli di calcio nel sangue (ipocalcemia) dovrebbero essere curati, se presenti. L’insufficienza renale deve essere curata secondo il caso.
PROGNOSI: Il risultato varia a seconda dell’entità del danno renale. L’insufficienza renale acuta si verifica in molti pazienti. Il trattamento ha inizio subito dopo la rabdomiolisi e riduce il rischio di danni renali cronici. Le persone con casi più lievi possono tornare alla normale attività entro poche settimane, entro un mese o poco più. Tuttavia, alcuni continuano ad avere problemi con fatica e dolore muscolare. Possibili complicazioni possono essere:
- Necrosi tubulare acuta;
- Insufficienza renale acuta.
Contattare un medico se i sintomi indicano che la rabdomiolisi può essere presente.
PREVENZIONE: Bere molti liquidi dopo un intenso esercizio fisico per diluire le urine e svuotare la mioglobina fuori del rene. Una corretta idratazione è necessaria anche dopo qualsiasi condizione o evento che possa comportare un danno al muscolo scheletrico.
[Fonte: Ny Times]
Per ulteriori informazioni rivolgersi al proprio medico. Le informazioni fornite su MedicinaLive sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo, e non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari.