Vi sono 3 cose da sapere sui tatuaggi al fine di prendere una decisione consapevole prima di farsene uno. Possono essere infatti diverse e di differente tipologia le conseguenze del disegnare qualcosa di permanente sul proprio corpo.
1. Rimozione possibile ma dolorosa
Un tempo un tatuaggio era per sempre. Oggi grazie all’evolversi della medicina ed in particolare delle tecniche a base di laser è possibile cancellare un disegno, riuscendo in molti casi anche a minimizzare i segni che possono rimanere dopo la rimozione. Quel che bisogna tenere da conto è il fatto che il processo oltre ad essere di lunghezza variabile, è anche doloroso. Meglio evitare quindi di tatuarsi per un capriccio.
2. Possibilità di infezioni
A prescindere dalla qualità del tatuatore al quale ci si rivolge ed alla sua pulizia, quando ci si fa un tatuaggio il rischio di infezioni è molto alto. E spesso dipende dall’incapacità della persona di seguire le regole relative al post-disegno. Quel che si tende a dimenticare è che tecnicamente il tatuaggio è una ferita: ha quindi bisogno di essere disinfettato e pulito e soprattutto per rendere la guarigione più semplice, trattato con creme apposite, in particolare quelle allo zinco come il Bepanthenol.
3. Allergie di diversa entità
Un’altra problematica della quale si tiene poco conto quando si decide di farsi fare un tatuaggio è quella delle allergie. I colori utilizzati dai professionisti sono ovviamente anallergici: questo non significa però che non si possa avere delle reazioni avverse ad uno dei componenti o dei pigmenti. Non bisogna dimenticare che l’ago della pistola utilizzata porta il colore sotto diversi strato di epidermide e che il nostro organismo è a continuo contatto con le sostanze contenute nella colorazione. Non capita spesso, ma possono svilupparsi reazioni così forti da renderne necessaria l’immediata rimozione. Ecco quindi che una decisione di questo genere deve essere valutata bene anche dal punto di vista allergologico.
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