Uno degli esami più approfonditi della scienza medica moderna, la Risonanza Magnetica Nucleare, rimane in gran parte d’Italia, e del pianeta, impraticabile per una grossa fetta di pazienti: obesi, claustrofobi, bambini svegli e anche tanti extralarge che non riescono semplicemente ad entrarci. Ma ora l’Ospedale di Lodi, primo ed unico in Italia, ha invece la Risonanza Magnetica Aperta ad Alto Campo dove, diversamente da tutte le altre, non bisogna infilarsi in un angusto tubo, ma ci si sdraia su un ampio letto, aperto da tutti i lati, con ben al di sopra un baldacchino che chiude solo l’invisibile campo magnetico.
Non più, dunque, ingabbiati in un angusto e claustrofobico tubo, ma distesi e liberi di assumere posizioni diverse su un ampio letto con baldacchino. Fra scenari spettacolari, naturali o giocosi, proiettati sulle pareti. I bambini, per i quali altrove si ricorre alla risonanza, se proprio si deve, addormentandoli affinché né si spaventino né si muovano, in questa di Lodi possono sdraiarsi tranquilli accanto alla propria mamma, mentre sulle pareti vengono proiettati scenari rassicuranti di natura o cartoon.
Spiega il professor Piergiorgio Spaggiari, fisico e medico, Direttore generale dei 4 ospedali dell’AO lodigiana
La principale innovazione di questa apparecchiatura è di riuscire a creare, en plein air, coi suoi due super magneti permanenti ad altissima permeabilità e conducibilità (sotto il letto e sul baldacchino), un campo magnetico di elevatissima intensità, tale da scandire e rilevare le vibrazioni nucleari delle molecole d’idrogeno/d’acqua contenute nelle cellule dei nostri tessuti.
Il fatto che il paziente sia libero e non incapsulato consente ai medici di fare addirittura assumere posizioni diverse a braccia, ginocchia, spalle, spina dorsale, a muscoli e scheletro. Una modalità assolutamente impossibile nelle altre risonanze. E, ancora, di intervenire in tempo reale su problematiche chirurgiche che si evidenzino. Parliamo così di NMR dinamica interventistica, che permette, all’occasione, di superare tutti i tempi tecnici/’morti in attesa dei risultati di refertazioni successive.
A tutto vantaggio della tempestività d’intervento sui pazienti, che non devono essere trasportati su alcun altro lettino operatorio. Conclude Spaggiari
Una non secondaria innovazione di una grande ‘risonanza’ con grande campo magnetico aperto è la predisposizione di arredi e nuovi ‘ferri’ chirurgici amagnetici. Quelli classici, infatti, salterebbero via dalle mani. Infine, anche l’impianto d’illuminazione non ha fili, perché creerebbero interferenze