La depressione potrebbe avere origine da una particolare attività cellulare. Questo perché anche queste piccole particelle del nostro corpo, al pari di noi, possono sviluppare iperattività.
A renderlo noto, uno studio condotto da ricercatori dell’ US Department of Energy’s (DOE) e dal Brookhaven National Laboratory in collaborazione con quelli della Cold Spring Harbor Laboratory e della San Diego School of Medicine dell’ Università della California.
La ricerca, effettuata sugli animali e da poco pubblicata sulla rivista Nature, dà una spiegazione plausibile su come l’iperattività cellulare possa essere associata ad una patologia come la depressione. Il tutto sarebbe possibile a causa dello scatenamento della inibizione della habendula laterale, una particolare zona cerebrale. Quest’ultima, se stimolata attraverso brevi scosse elettriche intracraniche attraverso degli elettrodi, è in grado di invertire i comportamenti depressivi.
Come spiegano gli psichiatri e neurologi Fritz Henn e Roberto Malinow:
Questa ricerca individua un nuovo circuito anatomico del cervello che media la depressione, e mostra come essa interagisca con il sistema di ricompensa del cervello per far scattare un segnale costante di delusione che indubbiamente è deprimente.
E sottolineano:
Tuttavia, l’individuazione di questo circuito e del suo funzionamento può aprire nuove porte per l’inversione di tali effetti.
Ciò che lo studio ha evidenziato è che risulta possibile manipolare a livello genetico o farmacologico i neuroni di quest’area per modificare lo stato di depressione di un possibile paziente. Questo perché tali cellule sono attivate dal nostro cervello in seguito ad eventi spiacevoli, o stati di tristezza. La maniera differente nella quale, da individuo a individuo, questa zona del cervello viene stimolata spiegherebbe perché davanti al stessi accadimenti, alcune persone cadono in depressione ed altre no.
È bastato analizzare dettagliatamente i circuiti cerebrali per rilevare che nei soggetti depressi le cellule della habenula risultano affette da iperattività.
Continuano gli scienziati:
L’attivazione dell’habenula laterale è conosciuto per influenzare il rilascio di serotonina e neuropinefrine, due bersagli di farmaci antidepressivi. Il presente studio ha esaminato il ruolo del habenula laterale in termini di produzione della dopamina, il sistema coinvolto nella ricerca della ricompensa. Abbiamo scoperto che l’iperattività nel habenula laterale causata dallo stress-indotto spegne il sistema di ricompensa del cervello.
Intervenendo con lo stimolazione elettrica, come già anticipato in precedenza, è possibile invertire il meccanismo, diminuendo l’attività eccitatoria delle cellule, modificando quindi lo stato psicologico del paziente.
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Fonte: La Stampa