Il farmaco brand, cioè quello appartenente ad una marca famosa e notoriamente dedicato alla cura di un determinato disturbo, nel corso degli ultimi anni, è stato spesso sostituito da prodotti con lo stesso principio attivo, ma meno pubblicizzati e, di conseguenza, pure meno cari. Se su questo argomento e sulla validità reale dell’acquisto del medesimo rimedio ma con un altro nome, si sono sciupate pagine di inchiostro è, in generale, sulla sicurezza dei farmaci che oggi ci si comincia a soffermare. Come si fa a determinare con assoluta certezza che ci farà bene? Che cos’è la farmacovigilanza?
Come conferma il dottor Luca Gallelli Professore di Farmacologia Clinica presso l’Università di Catanzaro, la qualità di un farmaco è fondamentale perché è quell’elemento che permette di ottenere l’efficacia clinica e la tollerabilità dell’organismo. Per fare in modo che risponda a queste caratteristiche, deve essere realizzato in accordo con le Norme di Buona Fabbricazione. Altrettanto importanti sono gli eccipienti che proteggono l’alterazione del farmaco dalle variazioni climatiche, dal cambiamento di sapore, dall’attacco dei microbi, senza dimenticare che va comunque calcolata la presenza di saccarosio o di lattosio o di aspartame, per rendere il farmaco adatto anche a chi soffre di patologie specifiche o di intolleranze.
Questo significa che la qualità totale si ottiene seguendo meticolosamente le procedure previste dalla legge comunitaria e le Norme di Buona Fabbricazione, dalla valutazione delle materie prime al rilascio sul mercato, compresa la fase di confezionamento. I farmaci branded sono sicuri perché sono sottoposti a studi di tossicità e di sicurezza confermati e riportati nelle istruzioni. Lo stesso è quasi sempre valido pure per quelli non di marca, però potrebbero esserci delle eccezioni. Ecco perché cambiare potrebbe non essere sempre una buona idea, anche per via del problema dell’aderenza, con un conseguente rischio di erronea somministrazione per via di cambiamento di grandezza, di colore o di consistenza del farmaco stesso.
Il farmaco brand che arriva sul mercato ha una copertura brevettuale e per un certo periodo non ha generico. Il costo è scelto in base alle spese per la sperimentazione e la produzione. La prima fase dura in media 12 anni, con 2 o 3 anni per valutarne la tossicità e 8- 10 anni per gli studi su volontari sani e su pazienti.