Celiachia? Uno studio americano ha confermato l’esistenza del legame fra questa patologia e la carenza di ferro. E ne ha spiegato l’origine.
Celiachia e maggiori diagnosi
Il ferro ha dimostrato di avere un impatto importante sul rischio di infezioni, sul microbioma e sul sistema immunitario. Non dobbiamo dimenticare che la celiachia è una patologia autoimmune cronica. Questa colpisce circa l’1% della popolazione e si sviluppa in coloro che sono predisposti geneticamente. I pazienti riconosciuti In Italia sono 245.000, ma si stima che il computo totale, tenendo conto di chi è affetto da celiachia ma non diagnosticata, sia pari a 600.000.
La ricerca pubblicata sulla rivista di settore BMJ Open Gastroenterology ha mostrato e confermato l’esistenza di un collegamento tra la celiachia e la carenza di ferro. Gli scienziati dell’Harvard Medical School di Boston e dell’University of Washington di Seattle hanno analizzato i dati di 336.000 persone. Di queste, 1855 erano celiache e si sono resi conto che i livelli di ferro più bassi geneticamente si associano a un rischio più alto di sviluppo della celiachia.
Negli ultimi tempi la celiachia è stata maggiormente diagnosticata è studiata. I fattori che portano alla sua manifestazione sono sia ambientali che genetici e più nello specifico gli aplotipi DQ2 e DQ8. Tra i fattori ambientali vengono riconosciuti quelli perinatali, infezioni, esposizione al glutine, durata dell’allattamento al seno. Ma anche l’uso di farmaci, la composizione del microbioma nonché fattori geografici e socio economici.
Importante la correlazione con il ferro
Al momento non è possibile prevenire la celiachia. Il fatto che però esista una correlazione del rischio con bassi livelli di ferro ci consente di poter provare a contrastare quest’ultima evenienza. Il ferro basso è una carenza nutrizionale che riguarda in modo praticamente coincidente ogni zona del mondo.
Spesso dipende anche da una minore presenza del minerale all’interno della dieta delle persone. Ed è stato notato che l’anemia, in generale, è maggiormente diffusa in quelle fasce di popolazione colpite dalla celiachia come le donne adolescenti e in premenopausa e i bambini.
Statisticamente parlando la carenza di ferro è presente nell’80% dei casi di celiachia. E non può essere presa come una spiegazione valida di questa mancanza il fatto che vi sia una ridotta superficie della mucosa intestinale. Ricordiamo che la mucosa del duodeno è il sito primario di assorbimento del ferro.
Avrebbe infatti un ruolo importante anche il recettore 1 della transferrina, una proteina che cresce quando vi è una carenza di questo minerale. E questo protide è, in chi soffre di celiachia, solitamente presente in livelli più alti.