Di sondaggi su questo genere di temi ne proliferano a migliaia: ma dove cade l’occhio di donne e uomini quando si incontra per la prima volta un rappresentante dell’altro sesso? E soprattutto ci si chiede se le risposte date siano sempre veritiere, dal momento che nei dati riportati spiccano sempre in cima le mani, gli occhi, il viso e mai sedere, seno, gambe e altre parti del corpo più esplicitamente erotiche.
Stavolta un gruppo di psicologi statunitensi della Penn State University ha provato a indagare su quali aree del corpo maschile si soffermi lo sguardo femminile e da quali elementi sia più attratta la donna. Lo studio, pubblicato sul Journal of Experimental Social Psychology, ha preso però in analisi solo i lineamenti del volto, escludendo altri fattori di fascino come la voce, il fisico scolpito, i muscoli. Per scoprire che ad affascinare maggiormente le donne nel viso maschile sarebbero le mascelle, gli zigomi e le labbra.
Da lì le donne ricaverebbero informazioni sulla salute e fertilità maschile, due requisiti che pesano più dell’astratta bellezza quando si sceglie un compagno. Per lo studio è stato preso in considerazione un campione di cinquanta studentesse eterosessuali, chiedeondo loro di scegliere, in base a delle foto di visi maschili, rispettivamente un partner sessuale e un compagno di studi. Nella scelta dell’ipotetico amante lo sguardo delle ragazze si soffermava sulla parte inferiore del viso.
La parte inferiore del volto fa quindi da polo di attrazione, mentre se la donna vuole ricavare un generico giudizio estetico, senza implicazioni sessuali, si rivolge alla parte superiore del viso, concentrando la sua valutazione sugli occhi, sulla fronte, sulla parte alta del naso, sulla forma della testa. Secondo gli studiosi questo giudizio in due tempi testimonia quanto la psicologia femminile sia complessa, anche nella semplice analisi di un volto si mettono infatti in moto meccanismi di giudizio elaborati e differenziati sulla base del tipo di interesse che si ha per la persona che ci si trova davanti.
[Fonte: Repubblica.it]