Se siete stanchi di combattere con rotolini di ciccia antiestetici che si accumulano sui fianchi, e troppo pigri per praticare uno sport diverso dalla maratona di due metri dal divano al frigorifero, non vi resta che una strada da percorrere: costringere il vostro grasso a suicidarsi. Agghiacciante? Sì, ma nel senso letterale del termine.
Si chiama CoolSculpting ed è la nuova frontiera della crioterapia: un dispositivo (lo vedete nella foto sopra) capace di congelare le maniglie dell’amore e di eliminare il grasso in sole quattro settimane.
Addio liposuzione con il rivoluzionario macchinario congela-adipe, descritto in un articolo pubblicato sul quotidiano britannico Daily Mail, e basato un principio termico: portare le cellule di grasso sottocutanee all’apoptosi, il suicidio cellulare, sottoponendole allo stress termico del congelamento.
Il tessuto adiposo viene isolato tra due piastre ghiacciate utilizzando un applicatore a pressione che uccide termicamente il grasso, senza intaccare la cute.
Le cellule morte vengono poi smaltite metabolicamente, proprio come avviene per i grassi presenti nel cibo.
I lati positivi della CoolSculpting, sviluppata dalla società californiana Zeltiq, sono tali da aver portato questo genere di interventi a superare in breve tempo per numero gli interventi di ingrandimento del seno e a mandare in pensione gradualmente la liposuzione che, come sappiamo, è un intervento decisamente più invasivo e rischioso. Questo nel Regno Unito, dove sta alimentando un vero e proprio business per i chirurghi estetici.
Il trattamento, di recente approvato anche dalla Food and Drug Administration (FDA), l’agenzia americana per il controllo della sicurezza dei farmaci e del cibo, costa 800 sterline, un quarto del prezzo di una liposuzione e richiede tre ore a seduta. Inoltre, agendo selettivamente, permette di scegliere le regioni specifiche su cui intervenire. E il grasso, una volta suicidatosi, non torna più. Parola di Mitchell Levinson, fondatore della Zeltiq, che afferma che nei pazienti che hanno già provato il trattamento, monitorati per tre anni, l’adipe localizzato non si è più localizzato!
[Fonte: Agi Salute]