ABBA Fidia Farmaceutici (Amoxicillina/Acido clavulanico)

ABBA, Fidia Farmaceutici

CATEGORIA: Farmaci beta-lattamici, pennicilline

FORMA FARMACEUTICA: Polvere per sospensione orale, Compresse rivestite

PRINCIPI ATTIVI: Amoxicillina, Acido clavulanico

INDICAZIONI: Indicato per la terapia di infezioni batteriche soste nute da germi sensibili, quali comunemente si riscontrano nelle: infezioni delle vie respiratorie ed infezioni otomastoidee; infezioni delle vie uro-genitali; infezioni della pelle e dei tessuti molli; infezion i ginecologiche; infezioni enteriche e delle vie biliari. La durata del trattamento deve essere istituita in base all’entità ed alla tipologia di infezione batterica. Come per gli altri trattamenti antibatterici la somministrazione di Abba non deve essere interrotta prima di 48 ore dalla scomparsa dei sintomi.

CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI: Ipersensibilità accertata alle penicilline, alle cefalosporine o ad altri allergeni. Possono verificarsi reazioni allergiche, a volte anche di media e grave entità, come schock anafilattici, in seguito alla somministrazione di penicilline, sopratutto per uso parentale. In caso di trattamento prolungato si può verificare lo sviluppo di microganismi resistenti. Nel caso di trattamento prolungato è necessario effettuare controlli periodici della crasi ematica e della funzionalità epatica e renale. Abba non deve essere somministrato ai pazienti che hanno avuto precedenti di ittero/disfunzione epatica associati ad amoxicillina/acido clavulanico. Si sconsiglia inoltre l’uso concomitante del probenecid ritenuto responsabile dell’ aumento e del prolungamento nel tempo dei livelli ematici di amoxicillina. Gli effetti collaterali riscontrati, nella maggior parte dei casi rari e di lieve entità, solitamente, tendono a scomparire in seguito all’interruzione del trattamento. Possono verificarsi: nausea, dolori e problemi gastro-intestinali, reazioni cutanee, spossatezza, cefalea, vertigini.  In gravidanza e allattamento, si consiglia di evitare la somministrazione di Abba, fatta eccezione per i casi di effettiva necessità e sotto il diretto controllo del medico. In pazienti in età pediatrica il prodotto deve essere utilizzato solamente nei casi in cui i benefici siano considerati maggiori dei rischi e sotto stretto controllo medico.

 NOTE: I farmaci β-lattamici sono una classe di antibiotici che impediscono la sintesi della parete cellulare dei batteri, inibendo la transpeptidasi, ovvero un enzima responsabile della formazione di un componente essenziale di tali pareti. La molecola è composta da due anelli: un anello a 5 costituito da uno zolfo, due metili ed un gruppo carbossilico (COOH); l’altro anello, che è unito a questo, è un lattame con l’azoto in posizione 2 (β); ha anche un gruppo carbonilico (C=O); oltre ai due anelli c’è anche una catena composta da un gruppo ammidico. Ogni parte della molecola è essenziale, quindi non può essere modificata più di tanto, altrimenti perde la sua funzione. Gli antibiotici β-lattamici possono essere raggruppati in quattro categorie, a seconda di come l’anello lattamico si lega al resto della molecola e a seconda dell’origine della molecola: il gruppo delle Pennicilline (es. penicillina, amoxicillina, ampicillina, oxacillina…); le Cefalosporine (es. cefepime, ceftriaxone, cefixima), dei Monobattami (es. aztreonam) e dei Carbapenemi (es. meropenem).

Altri farmaci: Timotin, Flucef, Flucinal, Clavulin, Neoduplamox, Clavucar, Velamox, Zimox, Augmentin

[Fonti principali: AAVV, PagineMediche.com; AAVV, StudioMedicoTorrino.com; AAVV, Informazionesuifarmaci.it]

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