AGRYLIN Roberts (Anagrelide)

AGRYLIN, Roberts

CATEGORIA: Farmaci e Agenti antineoplastici

FORMA FARMACEUTICA: Capsule

PRINCIPI ATTIVI: Anagrelide

INDICAZIONI: Indicato per la riduzione della conta piastrinica elevata nei pazienti a rischio con trombocitemia essenziale (TE) che mostrano intolleranza nei riguardi della loro attuale terapia, oppure quando la conta piastrinica elevata non viene ridotta a un livello accettabile con l’attuale terapia. Il trattamento richiede l’attenta sorveglianza clinica del paziente. E’ necessario applicare il seguente dosaggio ed associare uno schema di monitoraggio della conta piastrinica: Dose iniziale: 0.5mg 4 volte al giorno per almeno una settimana; verificare il numero dei trombociti ogni due giorni e di conseguenza adattare la posologia alla dose minima efficace; la dose giornaliera deve essere aumentata di max. 0.5mg, ad una settimana d’intervallo; in generale la dose di mantenimento si situa tra 1.5-3.0mg al giorno. Dose massima semplice: 2.5mg. Dose giornaliera: 10mg al giorno. Verificare il numero di trombociti almeno una volta la settimana fino al raggiungimento della dose di mantenimento. Se la dose giornaliera > 2.0mg, controllare regolarmente la presenza di sangue occulto nelle feci.

CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI: Ipersensibilità ad anagrelide o ad uno qualsiasi degli eccipienti del medicinale e a sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico. Il rivestimento delle compresse contiene lattosio. Si sconsiglia il trattamento in pazienti con transaminasi elevate e che presentano problemi epatici. Tra gli effetti collaterali si verificano con maggiore frequenza nausea, capogiri, dolori addominali, flautelnza, vomito, rash cutanei, irritazione della pelle, palpitazioni e tachicardia. Non è consigliato assumere il medicinale durante la gravidanza e durante l’allattamento.Le donne in età fertile dovrebbero utilizzare contraccetivi durante il trattamento. Non somministrare Agrylin nei pazienti di età inferiore ai 16 anni.

NOTE: La finalità primaria del trattamento dei soggetti con trombocitemia essenziale è la prevenzione degli eventi trombotici, ovvero quelli che coinvolgono il sistema cardiocircolatorio e il sistema arterioso e possono interessare qualsiasi distretto vascolare, con predilezione per quello microarterioso, dando origine a disturbi di sensibilità agli arti, cefalea, disturbi visivi ed uditivi, inoltre possono essere interessate anche le arterie degli arti superiori ed inferiori, con infarti e ictus cerebrali. Da una ampia serie di studi, è emerso che i principali fattori di rischio per la trombosi sono rappresentati dall’età superiore a 60 anni e dalla presenza di un precedente evento trombotico, anche minore; anche i fattori di rischio cardiovascolare generici, quali il fumo di sigarette, la ipertensione, la ipercolesterolemia, il diabete e l’insufficienza cardiaca sono considerati fattori di rischio per le trombosi, sebbene non in maniera così evidente come i due precedenti. I pazienti con trombocitemia essenziale di età superiore a 60 anni e/o con un precedente evento trombotico e/o con conta piastrinica superiore a un milione e mezzo per millimetro cubo sono considerati “ad alto rischio” e quindi devono essere trattati.

.Altri farmaci: Xagrid, Agrymil

[Fonti principali: AAVV, Paginesanitarie.com; AAVV, Ail.it]

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