Cancroide (Ulcera molle)
Il cancroide è un’ulcera che appare specialmente nella zona genitale, ma anche in altre parti del corpo, soggetta a sanguinamento. Si presenta come una chiazza infiltrativa di consistenza dura, la cui dimensione può variare. Non è attualmente presente in Italia, ma conta circa 7 milioni di malati all’anno in tutto il mondo, soprattutto in Africa. E’ molto spesso associata alla trasmissione del virus dell’Hiv.
CAUSE: Il cancroide è causato dal batterio Haemophilus ducrey, il quale si trasmette attraverso rapporti sessuali vaginali, orali o anali. E’ molto diffuso in alcune zone del mondo perchè capita che il portatore non abbia sintomi, il che lo induce a non usare precauzioni durante l’atto sessuale.
SINTOMI: Il virus ha bisogno di 3-7 giorni di incubazione prima di manifestarsi. In alcuni casi è asintomatico. Nelle persone in cui invece i sintomi sono presenti, si possono rilevare:
- Ulcere;
- Dolore nelle zone genitali;
- Ingrandimento dei linfonodi inguinali (Adenopatia);
- Dolore all’ano;
- Sanguinamento delle ulcere o dall’ano;
- Perdite uretrali (nell’uomo) o vaginali (nelle donne);
- Arrossamento delle zone colpite;
- Distruzione del tessuto;
- Formazione di fistole;
- Infezioni.
DIAGNOSI: In primo luogo vanno fatti controlli per escludere che si tratti di granuloma, che ha sintomi molto simili. Il medico analizzerà tessuti del paziente per individuare il batterio responsabile del contagio, e poi il paziente verrà sottoposto a test per le infezioni (curando quelle potrebbero anche passare i sintomi), dell’Hiv, della sifilide e dell’herpes.
TERAPIA: Di solito questa condizione viene curata con gli antibiotici. Nei casi meno gravi si guarisce in due settimane. Gli antibiotici più utilizzati sono eritromicin, ceftriaxone, azitromicina e ciprofloxacina. I bubboni poi vengono aspirati e il paziente viene tenuto sotto controllo per 3 mesi. Gli antibiotici possono essere meno o per niente efficaci con i pazienti che presentano anche infezione da Hiv. Inoltre andrebbero visitati e, nel caso di contagio, curati, tutti i partner avuti nei 10 giorni precedenti al primo controllo medico, i quali possono subire alcune terapie anche se non presentano sintomi evidenti.
PROGNOSI: Si può guarire in maniera definitiva entro due settimane, ma l’infezione può ritornare nel caso in cui si venga nuovamente contagiati dal virus. Dopo che i sintomi sono spariti è bene astenersi dal sesso almeno fino alla fine della terapia. Eventuali complicanze comprendono:
- Fimosi;
- Stenosi;
- Fistole uretrali;
- Estese distruzioni tissutali.
PREVENZIONE: L’unico metodo sicuro di prevenzione, come per tutte le altre malattie sessualmente trasmissibili, è l’astinenza. In caso di rapporti sessuali però è fondamentale l’uso del preservativo, il quale, anche se non offre una protezione totale, è il metodo più sicuro.
Fonti: [http://ok.corriere.it/; www.perlasalutesessuale.it; www.paginemediche.it; www.msd-italia.it/.]
Per ulteriori informazioni rivolgersi al proprio medico. Le informazioni fornite su MedicinaLive sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo, e non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari.