Una scuola di pensiero piuttosto comune, la quale rompe gli schemi rispetto al modo tipico di pensare italiano, vuole che una sorta di “periodo di prova” di convivenza prima del matrimonio serva come una specie di prova generale, per vedere se si va d’accordo e se si è fatti per stare insieme. Ma vivere insieme prima di andare all’altare, dicono dei ricercatori americani, aumenta il rischio che il matrimonio fallirà.
La loro analisi dei dati provenienti dal National Survey of Family Growth del 2002 hanno rivelato che il matrimonio è durato il 6% in meno nei primi 10 anni, se una coppia viveva insieme prima di legarsi legalmente, come riporta il New York Times.
Lo studio condotto da ricercatori del Centro Nazionale di Statistica della Sanità ha anche rilevato che la percentuale di donne che sulla soglia dei 30 anni hanno convissuto sono raddoppiate in 15 anni, arrivando fino ad essere il 61%. Fra gli altri risultati si viene a sapere che:
- La metà delle coppie che convivono si sposano entro tre anni;
- Se entrambi i partner sono laureati, è più probabile che si sposeranno e che il loro matrimonio durerà almeno 10 anni;
- Le coppie che si sposano dopo 26 anni di età o hanno un bambino otto mesi o più dopo il matrimonio hanno anche maggiori probabilità di rimanere sposati per più di 10 anni;
- Circa il 62% delle donne di età compresa tra 25 e 44 anni sono sposate, mentre l’8% sono conviventi. Tra gli uomini, le cifre sono del 59% e 10%, rispettivamente;
- Nel complesso, un matrimonio su cinque fallisce entro cinque anni ed uno su tre avrà una durata inferiore ai 10 anni.
La convivenza sta diventando sempre più la prima co-unione residenziale costituita tra i giovani adulti. Come risultato della crescente prevalenza della convivenza, il numero dei bambini nati nelle coppie di fatto è aumentato
hanno concluso gli autori dello studio, secondo il Times.
[Fonte: Health24]