Assieme al giuramento di Ippocrate tra un po’ in alcuni ospedali italiani verrà chiesto di pronunciare un altro giuramento, quello della non-denuncia. I dati del febbraio scorso, mese in cui era molto vivo il dibattito sulla possibilità o meno di denunciare gli immigrati clandestini che si recavano negli ospedali italiani per farsi curare, sono molto preoccupanti.
Per paura della denuncia, nonostante la legge non fosse ancora entrata in vigore, migliaia di extracomunitari hanno deciso di non ricoverarsi, alle volte anche a costo della propria vita come quella nigeriana malata di tubercolosi, o affrontando il rischio di epidemia, come il peruviano ammalato di peritonite. Ed in effetti qualche caso (sporadico) di denuncia è stato reso noto, con alcuni immigrati espulsi dopo il ricovero. Ma per evitare un’ecatombe molti medici e dirigenti delle Regioni si sono messi una mano sulla coscienza e hanno deciso di non denunciare più nessuno.
Per questo, a partire dalla Lombardia, ma a scendere un po’ in tutta l’Italia, sarà facile vedere striscioni, cartelli e spillette nei vari ospedali con la promessa che nessun immigrato verrà denunciato.
E così si è passati da un calo del 10-20% negli ultimi tre mesi dei ricoveri degli extracomunitari, con il record dell’ospedale di Tor Vergata, dove nei primi 4 mesi dell’anno si è passati dai 239 ricoveri del 2008 ai soli 63 del 2009, adesso si comincia a notare un dato in controtendenza.
In alcuni ospedali di Calabria e Sicilia, già da qualche tempo, i medici circolavano nei reparti con una maglietta che portava la scritta “non vi denunciamo”. Questa semplice iniziativa ha visto il numero degli extracomunitari ricoverati raddoppiarsi. E così sono sorte varie idee in tutto il Paese. Al San Paolo di Milano, dove il calo registrato è stato del 40%, da qualche giorno i medici portano appuntata sul petto una spilla con la scritta “io non ti denuncio”, nonostante a capo dell’assessorato alla Sanità ci fosse un leghista. Ma evidentemente anche tra gli iscritti della Lega Nord c’è qualcuno con un cuore, e così lo stesso assessore ha inviato una circolare a tutti gli ospedali ribadendo il diritto di cure mediche anche per gli extracomunitari.
La stessa cosa ha fatto il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, il quale ha invitato tutti i medici laziali a non denunciare nessuno. In Liguria ed in Piemonte sono allo studio cartelli e striscioni da affiggere all’ingresso dell’ospedale in cui si assicura che non ci sarà alcuna denuncia, mentre in Puglia in alcuni ospedali questi cartelli già esistono. Le Regioni si mobilitano per cancellare questa norma che, alla prima occasione, sarà senza dubbio considerata incostituzionale.
[Fonte: Corriere della Sera]