Il rossetto è uno degli strumenti di seduzione femminile più antichi. Veniva usato, infatti, già dalle donne dell’antica civiltà della Mesopotamia e della valle dell’Indo. Ma la cosmetica moderna ne ha chiaramente “stravolto” il contenuto. All’interno di un rossetto, infatti, sono presenti non solo pigmenti, oli, cera ed emollienti, ma anche sostanze che di naturale non hanno nulla, anzi, sono addirittura pericolose come è emerso da uno studio condotto di recente.
Secondo un team di ricercatori della Barkeley University nei rossetti e lucidalabbra sono contenuti metalli pesanti nocivi per la salute. Gli esperti hanno passato in rassegna 32 prodotti di 7 noti brand comunemente venduti non soltanto nella grande distribuzione, ma anche nelle farmacie. Dunque, non si tratta di cosmetici a basso costo, come si è tentati di credere. Gli studiosi hanno riscontrato tracce di piombo, cadmio, cromo, titanio, alluminio in quantità definite “preoccupanti” per la salute. I risultati della ricerca sono stati pubblicati su Environmental Health Perspectives del National Institute of Environmental health science.
Come ha sottolineato la coordinatrice dello studio Katharine Hammond:
Trovare questi metalli non è il problema: è la quantità che importa. Alcuni dei metalli tossici sono stati trovati a livelli che potrebbero avere un effetto a lungo termine. Il rischio per la salute è correlato al fatto che in media si ingeriscono 24 mg di rossetto al giorno, ma spesso i rossetti si spalmano più volte al giorno e così si arriva ad ingerirne fino a 87 mg, metalli compresi.
Che fare, allora? È la domanda che sorge spontaneamente nelle donne che non escono mai di casa senza il rossetto nella borsetta. L’alternativa potrebbe essere la cosmetica bio. Esistono linee, infatti, che producono prodotti senza metalli pesanti, coloranti, parabeni, ecc., ma è importante non abbassare la guardia, anche in questi casi, e controllare sempre l’etichetta. Intanto potete verificare se il vostro belletto è nella lista dei rossetti con alte percentuali di piombo sul sito della FDA.
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