La liposuzione ultrasonica è un’evoluzione della liposuzione tradizionale e sfrutta la tecnologia degli ultrasuoni per trattare gli accumuli adiposi. È un trattamento particolarmente efficace sulle zone difficili, dove vi sono più indurimenti come a livello dell’addome, delle caviglie, delle braccia e del dorso. È una metodica più sicura rispetto alla liposuzione classica poiché il grasso viene aspirato senza rompere gli strati di sostegno della pelle, né le arterie, né le vene, né i nervi.
Con la liposuzione ultrasonica di ultima generazione (Liposound) il grasso viene dapprima emulsionato (reso fluido) e poi aspirato tramite cannule molto sottili (2-3 mm) in anestesia locale tumescente (infiltrazione nel tessuto sottocutaneo della zona che deve essere sottoposta ad intervento di una soluzione contenente anestetico a bassa concentrazione assieme a sostanze ad azione vasocostrittrice ed antinfiammatoria). Inoltre, anche il grasso che sta intorno riceve onde ultrasoniche, sebbene con minore intensità, e si rimodella a sua volta. Si tratta di una tecnica molto sicura poiché non vengono danneggiate le altre strutture anatomiche che circondando il tessuto adiposo, quali i vasi arteriosi, venosi e linfatici, le terminazioni nervose e soprattutto il tessuto connettivo. Sono ridotte al minimo anche le lesioni della pelle (ustioni). Si possono verificare solo dei lividi, ma si tratta di disturbi del tutto temporanei.
L’intervento viene eseguito generalmente in anestesia generale e prevede un paio di giorni di ricovero. Dopo l’anestesia vengono applicate delle sonde (simili a quelle che si usano per l’ecografia) e un apposito gel, poi si passa all’aspirazione del grasso emulsionato con una cannula molto sottile introdotta attraverso una microincisione cutanea, che non necessita di punti di sutura poiché viene chiusa con un cerotto dermico. Dopo il trattamento bisogna indossare una guaina compressiva per 2-4 settimane e seguire una terapia antibiotica e antinfiammatoria per 5 giorni. Il risultato definitivo si può apprezzare dopo qualche settimana. Come tutti gli interventi chirurgici include i rischi correlati all’anestesia, inoltre è controindicata per chi soffre di flebite, diabete, capillari molto evidenti, disturbi cardiaci e renali.
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