Il binge drinking è ancora un problema nel 2025. Nonostante tutte le campagne condotte negli anni per sottolineare quanto l’abuso di alcol possa essere deleterio per la salute, il fenomeno resta preoccupante.
Un problema ancora difficile da superare
Le statistiche raccontano che ci sono almeno 36 milioni di consumatori di alcol in Italia: rispettivamente il 57,6% delle donne e il 77,5% degli uomini. Tra questi, circa 8 milioni di persone, fin dall’età scolare (intorno agli 11 anni), hanno consumato una quantità di alcol tale da compromettere la propria salute.
E circa la metà di loro ha praticato almeno una volta il binge drinking. Con questo termine si intende l’azione del bere al solo scopo di ubriacarsi, senza considerare la quantità ingerita. Questi numeri provengono direttamente dall’Osservatorio Nazionale Alcol dell’Istituto Superiore di Sanità.
Oggi si celebra l’Alcohol Prevention Day, e mai come ora questi dati evidenziano l’importanza di continuare a informare sugli effetti collaterali dell’abuso di questa sostanza.
Per anni si è cercato di comunicare al meglio quali siano le conseguenze del binge drinking e, più in generale, dell’abuso di alcol. Tuttavia, la popolazione sembra sorda agli avvertimenti, senza comprendere che l’assunzione di alcol, soprattutto in modo sregolato, può causare danni fisici e mentali, spesso tali da richiedere un trattamento clinico per essere risolti.
Circa l’8,1% dei soggetti coinvolti finisce infatti sotto le cure del Servizio Sanitario Nazionale. Le categorie più a rischio? Adolescenti, minorenni, donne e anziani. Tutte persone che, per motivi legati alla fisiologia o all’età, rischiano di pagare un prezzo ancora più alto per il binge drinking.
Tra chi è più diffuso il binge drinking
In particolare, le ragazze tra gli 11 e i 17 anni risultano essere sempre più esposte, con un aumento del 2% in dieci anni.
Un numero che, insieme ad altri incrementi tra le diverse categorie, fa registrare una crescita dell’80% in dieci anni nel numero di binge drinker.
Attualmente, alcune ricerche dimostrano che persino un solo bicchiere di vino al giorno può causare, in certe persone, problemi fisici e mentali. Si può solo immaginare l’impatto che può avere un comportamento reiterato di questo tipo.
Quel che preoccupa è l’altissimo numero di adolescenti e minori che bevono senza considerare le conseguenze, pensando che sia solo un modo per divertirsi. Come combattere il fenomeno? Continuando a fare informazione e, se possibile, lavorando direttamente con i principali soggetti coinvolti: educandoli maggiormente in ambito scolastico e promuovendo tutele nei luoghi di aggregazione.
Senza dimenticare il supporto ai genitori e, più in generale, a chi è colpito da questo problema, aiutandoli a mettere in atto strategie efficaci per affrontarlo e superarlo.