Il Fentanyl è un oppioide sintetico che negli ultimi tempi si è reso protagonista, involontariamente, sia delle cronache mediche che di quelle finanziarie. Scopriamo insieme il perché di ciò.
Fentanyl, cosa è e perché se ne parla
Parlando di Fentanyl, attualmente, gran parte del focus è concentrato sull’essere una delle motivazioni utilizzate da Trump per giustificare la sua importante stretta contro l’immigrazione e i dazi nei confronti del Messico. L’accusa del presidente americano nei confronti nei suoi confinanti riguarda l’introduzione negli Stati Uniti di questo farmaco. Teoricamente prodotto in modo illegale e distribuito in modo altrettanto illecito da questi.
Come oppioide sintetico il Fentanyl ha un particolare effetto analgesico, decisamente più forte di quello rappresentato dalla morfina, ma allo stesso tempo un’emivita più breve. Non di rado viene utilizzato all’interno della terapia del dolore cronico di origine tumorale o come sedativo post operatorio. A seconda dell’utilizzo che ne deve essere fatto, è possibile una somministrazione per via transdermica, per via parenterale, per via inalatoria via o per via orale.
Com’è possibile immaginare sono differenti le potenziali conseguenze o effetti collaterali derivanti dall’uso di questo farmaco. La prescrizione avviene in base a determinate condizioni e il suo utilizzo è monitorato dal medico. Al di fuori di questo contesto, il Fentanyl viene utilizzato come stupefacente illecito. Tanto da essere chiamato “droga zombie” per via dei suoi effetti (spesso devastanti) sul corpo umano.
Necessari interventi realmente risolutivi
È importante sottolineare come nel caso specifico questo sia il risultato di una produzione illegale e di un’altra altrettanto illegale distribuzione. Tornando ai nostri giorni, a essere messo sotto accusa non è ovviamente l’uso ospedaliero o terapeutico che se ne fa, ma quello legato alla droga. Pensando proprio alla rete di distribuzione di questa sostanza è evidente che l’eventuale apposizione di dazi al Messico per colpire eventuali cartelli impegnati nella produzione sia totalmente inutile.
Non si tratta infatti di una produzione di Stato, ma di una rete di malviventi che ricreano il Fentanyl per poi venderlo su specifici mercati. Piuttosto che un attacco economico nei confronti di chi non ha colpe, bisognerebbe puntare allo smantellamento locale delle reti di malviventi che spacciano tale sostanza. Regolando allo stesso tempo in modo più corretto l’uso del Fentanyl per i pazienti che ne hanno bisogno.
Purtroppo è la stessa organizzazione della sanità americana a spingere anche chi ne ha bisogno per ragioni mediche a cercare dosi di antidolorifico a una migliore portata economica, favorendo l’espansione di un mercato illecito.