L’Ibuprofene è un principio attivo con azione antidolorifica e antinfiammatoria appartenente al gruppo dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). Queste sue funzioni lo rendono di vasto impiego clinico, sempre facendone un corretto utilizzo, sotto il controllo e la prescrizione del medico.
L’ibuprofene è infatti alla base di molti farmaci e presente in numerose formulazioni farmaceutiche: le più diffuse sono probabilmente le compresse, come il Moment Act analgesico, per un uso orale; ma è presente sul mercato anche in forma di gocce, sciroppi, supposte o gel. Può essere somministrato attraverso varie vie: non solo orale, ma anche intramuscolo, o locale se utilizziamo una crema.
Come antidolorifico, aiuta a combattere dolori di origine varia: dal mal di testa e di denti ai dolori mestruali, a quelli articolari e muscolari. Inoltre, grazie alla sua funzione antipiretica, è un ottimo coadiuvante nel trattamento di febbre o altre sindromi influenzali.
La sua ampia diffusione fa sì che le indicazioni sul dosaggio e la sua somministrazione varino in base al tipo di farmaco. Per le compresse Moment da 400 mg, è consigliata una posologia per un massimo di tre pasticche al giorno, a partire dai 12 anni in su. La sua somministrazione non può avvenire nei soggetti ipersensibili al principio attivo, come per quelli con patologie pregresse cardiocircolatorie, renali, epatiche e soprattutto gastrointestinali. Una particolare attenzione va rivolta alle donne in gravidanza, per le quali è fortemente sconsigliato, soprattutto nel terzo trimestre e durante l’allattamento, e agli anziani, poiché si tratta di un farmaco efficace come antidolorifico ma gastrolesivo. Per questo è importante ingerirlo a stomaco pieno e con l’eventuale ausilio di farmaci gastroprotettori, qualora siano necessari.
A scopo preventivo, è sempre meglio leggere bene le indicazioni riportate nel foglio illustrativo che accompagna ogni farmaco, e rivolgersi al proprio medico curante, prima di prendere un Moment o un qualsiasi antidolorifico a base di ibuprofene, così da essere sicuri di farne un corretto utilizzo. A causa del suo meccanismo d’azione, i suoi processi infiammatori potrebbero infatti arrecare disturbi di natura gastrointestinale come dispepsia, pirosi, dolori addominali, ma possono anche provocare un’ulcera o fenomeni di emorragie digestive. Pertanto, non può essere assunto da chi ha già patologie di questo tipo nella sua storia clinica, e nemmeno in concomitanza di altri FANS o farmaci che agiscono sulla coagulazione del sangue, poiché potrebbero aumentare il rischio emorragico.
Al fine di evitare effetti indesiderati, perciò, si raccomanda sempre di rispettare le indicazioni e la data di scadenza riportata sulla confezione.