Quella fastidiosa ed eccessiva produzione di sudore, non soltanto sotto le ascelle, ma in ogni parte del corpo, è una vera e propria patologia che ha un nome specifico: iperidrosi. Ci sono molte forme di iperidrosi, alcune più facili da curare, altre meno, ma a differenza di alcuni anni fa quando il trattamento era difficile, gli ultimi progressi della scienza danno nuove speranze a chi ne soffre.
L’ultima novità è il blocco selettivo di un neurotrasmettitore, effettuato tramite iniezioni di tossina botulinica. Questa tecnica è consigliabile per chi soffre di patologie serie in quanto la classica sudorazione è normale, specialmente d’estate quando fa molto caldo, in luoghi umidi, quando si è sotto stress o si provano emozioni forti.
L’iperidrosi focale primaria è la forma più comune di iperidrosi ed è definita come eccessiva sudorazione non-fisiologica che si verifica simmetricamente in modo localizzato. Si calcola che questa patologia interessi circa il 5% della popolazione mondiale, e più frequentemente colpisce le ascelle, mani e piedi. Altre aree, come il volto e l’inguine, possono anche essere coinvolte. Anche se non mette in pericolo la vita o la salute fisica, questa patologia può causare un significativo impatto negativo sulla qualità della vita, ed in particolar modo nelle relazioni sociali. Per questo sono state studiate diverse possibilità di trattamento, a seconda delle sedi interessate.
Sudorazione ascelle
Ad esempio, per l’iperidrosi ascellare un trattamento molto usato è il ricorso a materiale antitraspirante topico, come una soluzione di cloruro di alluminio al 20% applicata una o due volte al giorno sulle zone colpite. Questa è di solito la soluzione maggiormente scelta in quanto più economica, provoca raramente irritazioni locali e di certo non ha le controindicazioni del botulino. E’ importante però seguire le giuste indicazioni perché, se utilizzata in quantità eccessive, la soluzione provoca irritazioni.
L’alternativa, come dicevamo, è l’iniezione sottocutanea di tossina botulinica. Iniettata solo da medici esperti, blocca il rilascio di acetilcolina, un neurotrasmettitore dei nervi simpatici che innervano le ghiandole sudoripare. L’effetto è localizzato alle aree di immediata somministrazione, dunque non basta una sola iniezione se la sudorazione eccessiva avviene in più parti del corpo. Di solito non ha effetti collaterali significativi ed i risultati sono la riduzione della produzione di sudore di circa il 90%. Le iniezioni vanno effettuate di solito una o due volte l’anno, ma hanno costi relativamente elevati, ed a volte è consigliabile il suo utilizzo associato agli antitraspirati topici.
Esistono anche degli anticolinergici per via orale, in grado di offrire sollievo lieve-moderato. Il problema qui sono gli effetti collaterali sistemici, come la secchezza delle fauci, vista offuscata e ridotta motilità gastrointestinale. Per questo di solito sono la soluzione meno indicata.
Infine c’è anche la possibilità di sottoporsi ad un intervento chirurgico, nei casi più gravi, finalizzato alla rimozione delle ghiandole sudoripare. Ovviamente qui i rischi aumentano, come necrosi e cicatrici, e non sempre c’è la piena certezza di risolvere il problema. Per questo motivo questo genere di procedure sono generalmente riservate a pazienti che non rispondono ad altre forme di terapia.
Sudorazione di mani e piedi
Per quanto riguarda l’iperidrosi palmo-plantare (sudorazione delle mani e dei piedi), le possibilità di trattamento sono simili a quelle dell’iperidrosi ascellare. A quelle già viste però si aggiunge la ionoforesi con acqua del rubinetto, la quale prevede delle piccole scariche elettriche in elettrodi inumiditi con della normale acqua, in delle vasche in cui immergere le mani o i piedi, a seconda di dove capita il problema. Qui l’unica controindicazione riguarda i pori che corrono il rischio di chiudersi temporaneamente. Per questa forma di iperidrosi non è previsto l’intervento chirurgico.
Sudorazione facciale
Per chi soffre di iperidrosi facciale (sudore sul volto o sui capelli), non si possono utilizzare né gli antitraspiranti né la ionoforesi. Per questo la terapia più efficace consiste nelle iniezioni di tossina botulinica sub-dermica. Questa però può comportare un effetto collaterale molto spiacevole, e cioè una paralisi dei muscoli del viso temporanea. Gli anticolinergici sistemici possono essere utilizzati quando il paziente non vuol sottoporsi all’iniezione di botulino.
Per decidere qual è il trattamento migliore per il vostro caso, parlatene con il vostro medico curante o con uno specialista.
Trovato rimedio per l’eccessiva sudorazione
Sudore ascelle: cause e rimedi naturali per combattere la puzza
[Fonte: skinpharmacies]