E’ stata presentata nei giorni scorsi a Milano, la campagna “Guardiamoci negli occhi”, rivolta a tutti coloro che scoprono di essere affetti da glaucoma. Si tratta di una patologia che può manifestarsi attraverso diverse tipologie di ferite del nervo ottico, purtroppo non reversibili. Si tratta di una iniziativa che nasce per sensibilizzare la popolazione sul tema in modo efficace e semplice. Come principale mezzo di comunicazione sono stati scelti poster, fumetti ed un cortometraggio, tutti metodi “visivi” e per questo più facili da ricordare per pazienti e persone sane chiamate ad approcciarvisi.
Ricordiamo che questa malattia è solitamente associata ad un aumento della pressione intraoculare che può portare alla lesione del nervo ottico. Se non diagnosticata in tempo è una patologia che può portare alla cecità.
La campagna è patrocinata da un gruppo di esperti nel settore e da due interlocutori molto importanti dal punto di vista sanitario, l’ Associazione Italiana per lo Studio del Glaucoma (Aisg) e la Società Italiana Glaucoma (Sigla).
Perché si è deciso per una iniziativa del genere? E’ presto detto, ci si è accorti infatti, svolgendo uno studio al riguardo, che delle 800mila persone affette da glaucoma nel nostro paese in base ad una analisi dei sintomi, almeno il 50% di loro non sia conscio di averlo, a causa della iniziale asintomaticità della malattia, fattore che spesso porta ad una diagnosi tardiva quando ormai i danni sono “in corso”.
I dati dimostrano infatti che il 48% dei pazienti arriva alla visita dall’oculista senza sospettare minimamente di essere affetto da questa patologia e, ancor più grave in un certo senso, almeno l’82% di essi non ha la minima idea di che cosa sia il glaucoma. E se il 58% dei pazienti prova dei dubbi riguardo alla malattia dopo la prima visita, il 37% addirittura rigetta la diagnosi, non presentandosi più dal medico oculista.
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