Un piccolo chip all’interno di una lente artificiale, da inserire in modo permanente durante interventi di cataratta, potrebbe in futuro rilevare e monitorare le variazioni della pressione oculare durante l’intera giornata del paziente e inviare i dati in tempo reale via wireless. Il sensore, per il momento ancora in fase prototipale, è stato messo a punto da un gruppo di ingegneri dell’Università di Washington. La ricerca è stata pubblicata sul Journal of Micromechanics and Microengineering.
Come ha spiegato Karl Böhringer, Professore di ingegneria elettrica all’Università di Washington:
Nessuno ha mai inserito dispositivi elettronici all’interno del cristallino dell’occhio. Abbiamo dimostrato che in linea di principio, questo processo è possibile. Se si riesce a montare questo sensore in un impianto di lente intraoculare durante l’intervento di cataratta, esso non richiederà ulteriori interventi chirurgici per i pazienti.
Il dispositivo funziona sfruttando l’energia proveniente dal campo circostante per mezzo di una sottile antenna circolare che ne attraversa il suo perimetro. Il chip, poi, comunica le variazioni della pressione ad un ricevitore, che potrebbe essere un palmare o un dispositivo integrato in uno smartphone. Tuttavia il dispositivo ha una grandezza maggiore di quella necessaria per una lente artificiale, ma il team di esperti conta di poter ridurre le dimensioni.
Il glaucoma, come certamente saprete, porta alla riduzione della visto fino alla cecità e il fattore principale che determina il disturbo è proprio l’aumento di pressione intraoculare, un parametro che varia durante il giorno, un po’ come avviene anche nel caso della pressione sanguigna. Purtroppo spesso il danno alla vista si nota troppo tardi, ecco perché questo nuovo dispositivo potrebbe rivelarsi molto utile nella prevenzione di questa malattia.
Photo Credit| Thinkstock