Quattro pazienti affetti da retinite pigmentosa, operati ad ottobre 2011 dall’unità di chirurgia oftalmica dell’Aoup di Pisa, stanno riacquistando parzialmente la vista grazie all’occhio bionico. I risultati, infatti, sono davvero promettenti, anche grazie alla riabilitazione ortottica. L’intervento chirurgico di impianto di protesi è stato eseguito dal Dottor Stanislao Rizzo, direttore della struttura e dell’equipe medica.
Il primo paziente, operato all’occhio destro, a distanza di 5 mesi di riabilitazione, riesce ad individuare le forme degli oggetti bianchi (triangolo, quadrato, tondo) su sfondo nero e viceversa, inoltre, è in grado di leggere lettere di 15 cm di altezza, di distinguere le ombre e i contorni dei volti. Il secondo paziente, invece, dopo soli 3 mesi di riabilitazione ortottica ha ottenuto gli stessi risultati. Anche il terzo paziente, una donna di 55 anni, dopo 1 mese e ½ di rieducazione riesce a distinguere le figure bianche su sfondo nero e viceversa, mentre l’ultimo paziente, operato lo scorso marzo, deve ancora iniziare la riabilitazione.
I risultati sono davvero incoraggianti, tanto che la stessa azienda californiana che produce l’impianto è entusiasta dei continui miglioramenti da parte dei pazienti, i quali non hanno avuto alcuna complicanza, sia durante l’operazione che nel periodo di follow-up.
L’occhio bionico, denominato “Argus II” è stato progettato dalla Second Sight Medical Products in California, ed è in grado di ripristinare parzialmente la vista nei soggetti affetti da malattie degenerative della retina, che comportano la cecità, quasi completa in entrambi gli occhi.
L’impianto di protesi retinica è un intervento particolarmente complesso. I minuscoli elettrodi del microchip epiretinico, infatti, vengono collegati alla retina del paziente e captano, attraverso una telecamera microscopica, dei punti del messaggio visivo. L’unità operativa di Pisa è stato il primo ospedale al mondo ad impiantare l’occhio bionico subito dopo la fase di sperimentazione, e conta di operare altri 4 pazienti entro la fine dell’anno.
Via|Aoup – Azienda Ospedaliera Università Pisana; Photo Credits|ThinkStock