La menopausa della donna? E’ colpa dell’uomo. Donne di tutto il mondo ora sapete con chi prendervela. E se già lo facevate, almeno adesso avete uno studio dalla vostra parte, che indica come a rendere man mano infertile la donna sia stato il sesso maschile con i suoi comportamenti.
Ovviamente non è “colpa” diretta degli uomini della nostra generazione, ma dei nostri antenati e dell’istinto di selezione naturale. Quest’ultimo infatti avrebbe sempre spinto il sesso maschile a prediligere le femmine più giovani per avere rapporti sessuali al fine del perpetuazione della specie, portando l’organismo femminile, dal punto genetico ed evolutivo, a mettere uno stop alla sua ovulazione ad un certo punto della vita.
Sono queste le conclusioni sulla menopausa alla quale sono giunti il biologo e gentista evolutivo Rama Singh ed i suoi colleghi Jonathan Stone e Richard Morton della canadese McMaster University. La loro ricerca al riguardo è stata pubblicata sulla rivista di settore PLoS Computational Biology. Secondo gli scienziati il reiterato comportamento maschile del cercare donne più giovani come compagne e madri dei loro figli ha portato l’organismo ad eliminare quei “fattori”, in questo caso l’ovulazione femminile, considerabili un inutile dispendio di energia. Il problema per le donne è che l’arrivo della menopausa ha portato a tutta una serie di effetti collaterali come le vampate di calore, i problemi ormonali e l’osteoporosi. Commenta il dott. Singh:
In un certo senso è come l’invecchiamento, ma è diverso perché è un processo “tutto-o-niente” che è stato accelerato per via dell’accoppiamento preferenziale.
Per quanto questa spiegazione dell’avvio della menopausa delle donne oltre che pittoresca sembri anche molto convincente, alcuni esperti non sono d’accordo con gli scienziati canadesi, pensando che gli uomini abbiano spostato l’attenzione sulle donne più giovani perché le altre erano meno fertili. Non che questo cambi la condizione umana, ma sarebbe curioso riuscire a scoprire davvero chi delle due fazioni abbia ragione.
Fonte | PLOS Computational Biology
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