Ischemia arteriosa mesenterica
L’ischemia arteriosa mesenterica si verifica quando vi è un restringimento o blocco di una o più delle tre arterie mesenteriche, le arterie principali che alimentano l’intestino.
CAUSE: Il restringimento delle arterie che forniscono sangue all’intestino provoca l’ischemia intestinale. L’ischemia mesenterica è spesso vista nelle persone che hanno indurimento delle arterie in altre parti del corpo (per esempio, quelli con malattia coronarica o malattia vascolare periferica). La condizione è più comune nei fumatori e nei pazienti con pressione arteriosa alta o colesterolo nel sangue.
L’ischemia intestinale può anche essere causata da un coagulo di sangue (embolo), che si muove attraverso il sangue e blocca improvvisamente una delle arterie mesenteriche. La formazione di coaguli di solito avviene tra il cuore e l’aorta. Questi coaguli sono più comunemente osservati nei pazienti con anomalie del ritmo cardiaco (aritmie), come la fibrillazione atriale.
SINTOMI: I sintomi di lungo termine (cronici) dell’ischemia dell’arteria mesenterica causata da indurimento delle arterie (aterosclerosi) sono dolore addominale che viene dopo mangiato e diarrea. I sintomi improvvisi (acuti) dell’ischemia dell’arteria mesenterica causata da un embolo sono:
- Diarrea;
- Improvviso dolore addominale;
- Vomito.
DIAGNOSI: Nell’ischemia intestinale acuta, gli esami del sangue possono mostrare un più alto numero di globuli bianchi e variazioni del livello di acidità del sangue. Una tomografia computerizzata può mostrare problemi con i vasi sanguigni e l’intestino.
Un angiogramma mesenterico è un test che consiste nell’iniettare un colorante speciale nella circolazione sanguigna per evidenziare le arterie di un intestino. Poi i raggi-X sono fatti nella zona. Questo può mostrare la posizione del blocco nell’arteria.
TERAPIA: L’ischemia dell’arteria mesenterica acuta è un’emergenza sanitaria. L’intervento chirurgico è di solito eseguito per rimuovere il coagulo. In alcuni casi, il chirurgo deve anche creare un by-pass intorno al blocco. L’intervento per ischemia cronica mesenterica comporta la rimozione del blocco ed il ricollegamento delle arterie dell’aorta. Un by-pass in tutto il blocco è un’altra procedura chirurgica, di solito fatta con un innesto di un tubo di plastica.
Un’alternativa alla chirurgia è uno stent. Esso può essere inserito per allargare il blocco dell’arteria mesenterica o iniettare medicine direttamente sulla zona interessata. Questa è una nuova tecnica e deve essere praticata solo da medici esperti.
PROGNOSI: Nel caso di ischemia intestinale cronica, le prospettive dopo un intervento chirurgico di successo sono buone. Tuttavia, se i cambiamenti dello stile di vita appropriato (ad esempio una dieta sana ed esercizio fisico) non sono fatti, i problemi con l’indurimento delle arterie possono peggiorare nel tempo.
Le persone con ischemia intestinale acuta di solito si sottopongono all’intervento dopo la morte dell’intestino. Tuttavia, se diagnosticata e trattata subito, la malattia può essere curata con successo. Una possibile complicazione può essere la morte dei tessuti per mancanza di flusso sanguigno (infarto) nell’intestino. Un intervento può essere necessario per rimuovere la parte morta.
Contattare un medico in caso di:
- Cambiamenti nelle abitudini intestinali;
- Febbre;
- Nausea;
- Forte dolore addominale;
- Vomito.
PREVENZIONE: La prevenzione include i seguenti cambiamenti dello stile di vita che riducono il rischio di malattia aterosclerotica, tra cui:
- Esercizio fisico;
- Seguire una dieta sana;
- Terapia per una aritmia cardiaca;
- Tenere il colesterolo sotto controllo;
- Mantenere la pressione sanguigna sotto controllo;
- Smettere di fumare.
Per prevenire gli effetti acuti dell’ischemia mesenterica arteria, controllare anche i problemi del ritmo cardiaco che possono causare la coagulazione del sangue.
[Fonte: Ny Times]
Per ulteriori informazioni rivolgersi al proprio medico. Le informazioni fornite su MedicinaLive sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo, e non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari.