Finalmente le informazioni sulle cure e il paziente possono viaggiare insieme. La cartella clinica europea consentirà di agevolare la mobilità del paziente a livello interregionale ed intereuropeo, potrà migliorare la continuità delle cure la riduzione degli errori clinici. Inoltre consente di ottimizzare i tempi e la cooperazione tra Regioni e Paesi con un conseguente risparmio di risorse.
In altre parole, si può parlare di armonizzazione sanitaria tra gli Stati membri dell’UE. Ma tutto potrà essere possibile se tutti i dati dei pazienti vengono trasmessi al Ministero della Salute, all’Istituto Superiore di Sanità e alle Agenzie Europee per la Salute.
E’ stato messo a disposizione della Regione Veneto un finanziamento di 176.000 euro che permetterà di sperimentare la cartella clinica europea a partire da maggio e per un periodo di 3 anni. “Si dovrà lavorare in futuro, ancora di più che in passato per raccordare e coordinare le iniziative europee così da meglio condividere i risultati ottenuti, le pratiche realizzate, le soluzioni tecniche adottate” così afferma soddisfatta l’Assessore alla Politiche Sanitarie del Veneto.