E’ stato trovato del cromo trivalente ed esavalente (e quindi pericoloso) nelle pellicce di alcuni capi per bambini: l’Istituto Superiore della Sanità dopo i necessari controlli ne ha disposto il ritiro dal commercio.
Ad essere interessati dalla rimozione voluta dal Ministero della Salute sono stati il piumino della Bluemarine Baby con cappuccio in pelliccia di coniglio e la coperta in pelliccia di agnello di marca Chirst per le culle dei neonati. Dopo un’attenta analisi dei materiali entrambi i prodotti sono stati classificati come pericolosi. La denuncia del rischio dell’ISS risultata positiva non ha lasciato, giustamente, altro margine di azione. La denuncia iniziale è arrivata dalla Lav, la lega antivivisezione italiana.
Sono stati trovati dei livelli altissimi di cromo esavalente nel prodotto della Blumarine baby: 37,3 mg/kg contro il livello massimo di 3 mg/kg previsti dalla legge e 27,1 mg/kg nel prodotto della Christ. Il cromo esavalente non è solamente una sostanza cancerogena ma è nota per essere in grado di causare delle reazioni allergiche come l’eczema da contatto. Nel piumino della Bluemarine è stato inoltre rilevato del cromo trivalente, e quindi assimilabile attraverso il sudore: 168 mg/kg contro i 18 mg/kg accettabili. La coperta ne ha invece fatti registrare 35 mg/kg.
La denuncia della Lav avviene ovviamente per fermare lo sfruttamento degli animali per la creazione dei capi e non si puà dare torto all’associazione: esistono in commercio delle alternative ecologiche alla pelliccia animale. Il suo atto ha, ad ogni modo, reso evidente un grave problema che affligge la preparazione e la commercializzazione di indumenti: ovvero la mancanza di controlli serrati per verificare che nel corso della lavorazione non vengano utilizzate sostanze pericolose per la salute dei bambini e degli adulti. Non bisogna sottovalutare questo aspetto della preparazione degli indumenti: l’assorbimento di elementi tramite il contatto con la pelle è una realtà ed è necessario porre la giusta attenzione al problema.
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