Un falso medico prescriveva cure inutili e costose per tumori a bambini malati: la donna, che si fingeva specialista presso un’importante ospedale pediatrico romano è stata denunciata per truffa ed esercizio abusivo della professione. Con il suo comportamento rappresentava un ulteriore pericolo per i piccoli malati.
La macchina della giustizia si è messa in moto dopo la denuncia di una madre al quale bambino, affetto da un deficit immunitario importante, erano state prescritte dalla “specialista” delle gocce dal costo esorbitante di 900 euro. Incuriosita la donna aveva voluto cercare maggiori notizie sulla prescrizione ricevuta, scoprendo che il medicinale era somministrabile solo per via endovenosa attraverso una flebo e non per via orale. Una volta chiamato il nosocomio dove la donna risultava impiegata è stato possible verificare la falsità delle sue credenziali.
Il falso medico denunciato non è nuovo a questo tipo di truffa: dalle ricerche eseguite dagli inquirenti è stato possibile scoprire che in passato aveva millantato la sua preparazione anche su altri pazienti. Nello specifico sono emersi i casi di un uomo malato di cancro al quale aveva somministrato un farmaco antitumorale pagato 6 mila euro e importato attraverso canali “svizzeri” e quello di una donna che aveva ricevuto un simile trattamento per la malattia urinaria del figlio, anche se in questo caso poi il medicinale non era stato utilizzato.
Come è possibile che accadano ancora tali cose con l’attenzione che da diverso tempo a questa parte viene impiegata nella gestione delle risorse umane in sanità? La falsa oncologa, è stato scoperto, nei locali che utilizzava per le sue visite, possedeva diversa attrezzatura sanitaria e tutta una serie di documenti falsificati appositamente per esercitare la professione tra i quali figuravano uno statino paga con intestazione dell’ ospedale, un’attestazione del ministro della Sanità ed addirittura una relazione sanitaria a firma di un noto immunologo.
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