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Giornata Mondiale della stanchezza cronica il 12 maggio

Come ogni anno, il 12 maggio torna l’appuntamento con la Giornata Mondiale della stanchezza cronica, una malattia ancora poco conosciuta e spesso sottovalutata dagli stessi medici. Tuttavia, si tratta di un disturbo serio, che compromette sensibilmente la qualità della vita di chi ne soffre, con dolori muscolari, mal di testa continui, problemi di memoria e di sonno, e aumento delle ghiandole linfatiche.

La stanchezza cronica è un disturbo che colpisce circa 17 milioni di persone in tutto il mondo, in prevalenza le donne tra i 18 e i 45 anni, e circa 300 mila persone solo in Italia. La malattia è stata scoperta in America intorno agli anni Ottanta, ma è stata riconosciuta come tale solo 19 anni dopo dal Center Of Desease Control di Atlanta.

Riconoscere la malattia non è semplice a causa dell’ambiguità dei sintomi, comuni a molte malattie, tra cui anche la depressione, con cui condivide il senso di spossatezza e l’apatia. La diagnosi, infatti, procede per esclusione. La sindrome da stanchezza cronica resta una partita ancora aperta per la medicina, le cause sono ancora tutte da chiarire e al momento non esistono terapie risolutive.

Per quanto non esistano cure, non mancano i farmaci che aiutano a combattere i sintomi, dagli antivirali agli antidepressivi triciclici a basso dosaggio. Inoltre, i medicinali, in combinazione con una dieta sana e un progressivo esercizio fisico favoriscono in molti casi un miglioramento significativo dello stato di salute generale. Spesso vengono associati anche gli integratori alimentari antiossidanti per contrastare l’accumulo dei radicali liberi.

In Italia esistono vari centri d’eccellenza per la diagnosi della malattia, a Pavia, Pisa, Aviano, Belluno e Chieti. Inoltre, per avere maggiori informazioni e indirizzi è possibile rivolgersi alle associazioni fondate per dare sostegno ai malati di stanchezza cronica, il CFS Italia. Per chi si trova in quel di Trieste, invece, può firmare la petizione in piazza dell Borsa dalle 9 alle 18 per il riconoscimento di questa patologia.

Via|CFS Italia; Photo Credits|Thinkstock