Quando è eccitata e felice Megan Harvey, una ragazza inglese di 14 anni, non può fare a meno di rimettere. La causa è la sindrome del vomito ciclico, una malattia rara, fortemente debilitante, caratterizzata da episodi ricorrenti e prolungati di vomito, nausea e intensa prostrazione fisica. I conati di vomito compaiono spesso in modo imprevedibile e di solito si concludono all’improvviso, indipendentemente dal trattamento.
La sindrome del vomito ciclico (SVC) è una patologia che colpisce i bambini fra i 3 e i 7 anni e meno frequentemente gli adulti. Ogni attacco si presenta con episodi di vomito ravvicinati, che durano da poche ore fino a 10 giorni (di solito 1-4 giorni). C’è spesso una familiarità per emicrania e il bambino può soffrire di allergie, asma e/o mal d’auto o mal di mare, ritardo di sviluppo e/o disturbi del comportamento. La malattia spesso inizia a scomparire durante l’adolescenza o all’inizio dell’età adulta, come sperano i genitori di Megan. Come ha raccontato la mamma:
Una volta siamo andati in Spagna ed è stato terribile. Ha vomitato per tutto il viaggio. In queste occasioni, lei cade in una specie di coma lucido e quando poi la ricoveriamo in ospedale, Megan non riesce a ricordare nulla di quanto è avvenuto fino a pochi minuti prima.
Questo stato di totale confusione, infatti, viene descritta dai medici come “coma cosciente”. Le cause della sindrome sono a tutt’oggi sconosciute, sebbene siano state avanzate alcune ipotesi: disautonomia episodica, mutazioni nel DNA mitocondriale e aumentata risposta ipotalamica allo stress. Questa malattia può essere difficile da diagnosticare poiché il vomito è un sintomo comune a molte malattie e disturbi, i quali devono prima essere esclusi.
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