Lo sciopero dei medici previsto per i prossimi 17 e 18 marzo si farà. Lo stop è stato confermato dopo un incontro di confronto tra il ministro della Salute Beatrice Lorenzin e i sindacati dei professionisti. Per quanto alcune “aperture” siano arrivate da entrambe le parti, alla fine non si è trovato un accordo.
Il problema alla base delle incomprensioni tra il personale sanitario ed il Governo è sempre lo stesso : la mancanza di fondi necessari ad una corretta e giusta gestione della professione. Per quanto alcune promesse vengano comunque fatte il dilemma pratico rimane: non ci sono fondi. Ed i contratti non vengono rispettati. I tagli fatti alla sanità continuano ad essere molti e le nuove regole limitano di molto l’agire dei medici sui cittadini. Nonostante nemmeno una settimana fa si parlasse di nessuna sanzione contro il personale che prescriveva con leggerezza esami specialistici e farmaci, sul tavolo delle trattative sono finiti anche i 500 medici che sono incorsi in provvedimenti disciplinari per aver prescritto dei medicinali contro l’osteoporosi.
E’ necessario chiedersi da quando il voler curare una patologia che affligge una larga fetta della popolazione possa essere considerata una “violazione” delle norme vigenti: sul tavolo delle trattative vi è in discussione infatti, tra le altre cose, “l’appropriatezza delle prescrizioni”. E per quanto la crisi possa spingere a voler limitare gli sprechi è senza dubbio normale chiedersi quanto di questi cambiamenti frutto di diatriba tra il ministero della Salute e i medici possa poi trasformarsi in qualcosa a favore del cittadino.
Non si può infatti non notare come sempre un maggiore numero di statistiche sottolinei la rinuncia a curarsi da parte della popolazione a meno di malattie potenzialmente mortali. La salute diventa un lusso che non tutti possono concedersi. Se a questo si aggiunge un personale medico non soddisfatto a livello organizzativo ed economico della propria professione, il palesarsi nel futuro di ulteriori scioperi non dovrebbe stupire. Lo stop del 17-18 marzo è confermato per il momento e non si sa ancora se sarà possibile trovare un margine per l’annullamento.
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