Il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) ha riportato i risultati di un convegno che si è svolto a Roma ieri sulla terapia Emdr, particolarmente efficace nella cura e nella prevenzione dei traumi psicologici come i terremoti. La ricerca, in corso dal 2010, è frutto di una collaborazione dell’Associazione per l’Emdr Italia con l’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Consiglio nazionale delle ricerche (Istc-Cnr) di Roma e l’Università Tor Vergata.
L’Emdr (eye movement desensitization and reprocessing ovvero desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari), è un metodo terapeutico specifico che utilizza i movimenti oculari o altre forme di stimolazione alternata destro/sinistra, per ristabilire l’equilibrio eccitatorio/inibitorio, provocando così una migliore comunicazione tra gli emisferi cerebrali. Si basa su un processo neurofisiologico naturale, legato all’elaborazione accelerata dell’informazione. Come ha spiegato Isabel Fernandez, psicoterapeuta e presidente dell’Associazione per l’Emdr Italia:
Dopo un trauma la memoria dell’evento resta “congelata” nelle reti neurali in modo non funzionale, l’informazione non può essere elaborata e continua a provocare patologie come il disturbo da stress post traumatico (Ptsd) e altri disturbi psicologici, mentre i movimenti oculari dell’Emdr, simili a quelli del sonno Rem e quindi del tutto naturali, riattivano la capacità di “autoguarigione” del cervello che trova le risorse per metabolizzare l’evento traumatico. Dopo il lavoro, infatti, i pazienti ricordano il fatto ma sentono che fa ormai parte del passato.
Le ricerche condotte su vittime di violenze sessuali, incidenti, catastrofi naturali, ecc. indicano che il metodo permette una desensibilizzazione rapida nei confronti dei ricordi traumatici e una ristrutturazione cognitiva che porta a una riduzione significativa dei sintomi del paziente (stress emotivo, pensieri invadenti, ansia, flashbacks, incubi).
Photo Credit| Thinkstock