La giornata mondiale del “bagno”, il World Toilet day, potrebbe suscitare ilarità a un primo sguardo: dietro a questa “celebrazione” si nasconde però un problema importante che si ripercuote anche con gravi conseguenze in tutto il mondo: la mancanza di igiene.
Colera e altre malattie problemi di salute pubblica
Quando si vive in una società avanzata si danno per scontate molte cose: tra di esse vi è anche il privilegio di poter contare su sanitari puliti e ben funzionanti all’interno delle proprie case. Purtroppo non è così per tutti ed è per questo motivo che, dal 2001, si ricorda il 19 novembre come possedere un bagno pulito nel quale espletare le proprie funzioni fisiologiche sia un bene non scontato. Poter usare un gabinetto senza problemi è prima di tutto assicurazione di salute, come anche di sicurezza personale e rispetto della dignità della persona: è inoltre qualcosa che influisce sul diritto all’istruzione dei più piccoli e anche sullo sviluppo sociale ed economico di un paese.
Prima di tutto è necessario prendere in considerazione il fattore igiene: quasi il 50% della popolazione mondiale, circa 3,6 miliardi di persone, appartiene a una fascia d’individui che non può permettersi di usare dei servizi igienici in casa ed è costretta a defecare e urinare all’aperto o nel migliore dei casi a condividere un bagno con più famiglie con un rischio importante per la salute. Non viene in questo modo garantita l’igiene personale e nemmeno la sopravvivenza, soprattutto dei più piccoli: statisticamente muoiono oltre 700 bambini ogni giorno per le conseguenze della contaminazione fecale dell’acqua e dei focolai di colera.
Contaminazione del suolo e idrica emergenza sanitaria
A portare alla luce il problema ci ha pensato, proprio nel 2001, la World Toilet Organization, organizzazione no-profit fondata il 19 novembre di quell’anno proprio con l’obiettivo di denunciare le pessime condizioni legate ai servizi igienici nelle parti del mondo meno fortunate. È per questo che nel 2012 le Nazioni Unite hanno istituito ufficialmente il World Toilet Day al fine di porre l’attenzione su questo diritto umano insindacabile ma non sempre rispettato.
E’ un problema, quello della contaminazione di suolo e acqua che riguarda tutti: l’igiene è una delle basi della salute pubblica ed è devastante pensare che circa 2-3 miliardi di persone abbiano a disposizione solo acqua contaminata perché non si riesce a smaltire i bisogni in sicurezza o perché mancano le reti fognarie. Se i bambini si ammalano non possono andare a scuola e ricevere un’educazione scolastica degna di questo nome: se l’adulto si ammala non può lavorare e prendersi cura di se stesso e della propria famiglia. L’ Obiettivo di sviluppo sostenibile ONU n.6 punta a “garantire la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e dei servizi igienico-sanitari per tutti entro il 2030“, ma stando alla situazione attuale non è facile prevedere il suo raggiungimento.