Melasma

Melasma

Il melasma è un scolorimento della pelle che appare su aree esposte direttamente al sole.

CAUSE: Il melasma è una malattia della pelle molto comune. Anche se può colpire chiunque, le giovani donne di colore sono maggiormente a rischio. Il melasma è spesso associato ad ormoni femminili estrogeni e progesterone. E’ particolarmente comune nelle donne in gravidanza, quelle che prendono la pillola contraccettiva, se seguono la terapia ormonale sostitutiva e durante la menopausa. L’esposizione al sole è anche un forte fattore di rischio per il melasma. La condizione è particolarmente comune nei climi tropicali.

SINTOMI: Il melasma non arreca altri sintomi oltre allo scolorimento cutaneo, ma può portare problemi estetici. Macchie uniformi di colore marrone di solito compaiono sulle guance, fronte, naso o labbra.

DIAGNOSI: Il medico può diagnosticare un melasma a seconda dell’aspetto della pelle. Un esame più attento usando ad una lampada di Wood può aiutare nella diagnosi.

TERAPIA: Le creme contenenti una combinazione di tretinoina, acido KOJIC e l’acido azelaico hanno dimostrato di migliorare l’aspetto del melasma. Occasionalmente, il medico può raccomandare steroidi topici o creme. In casi gravi, possono essere usati trattamenti laser per rimuovere il pigmento scuro.

PROGNOSI: Il melasma sbiadisce spesso diversi mesi dopo che si smette di prendere la pillola, la terapia ormonale sostitutiva, o dopo il parto. Esso può tornare con ulteriori gravidanze o riutilizzando questi farmaci. Contattare un medico se c’è un persistente oscuramento del volto.

PREVENZIONE: Utilizzare giornalmente la protezione solare non solo aiuta a prevenire il melasma, ma è fondamentale nella prevenzione del cancro della pelle e le rughe. Evitare il sole e l’utilizzo di creme solari sono la chiave per prevenire melasma.

Fonte: [http://health.nytimes.com/health/]

Per ulteriori informazioni rivolgersi al proprio medico. Le informazioni fornite su MedicinaLive sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo, e non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari.