NEO OPTALIDON Novartis (Paracetamolo/Propifenazone/Caffeina)

NEO OPTALIDON, Novartis

 CATEGORIA: Analgesici ed antipiretici

FORMA FARMACEUTICA: Compresse rivestite

PRINCIPI ATTIVI: Inserire i principi attivi (Es.nimesulide, acido acetilsalicilico, ecc.)

INDICAZIONI: Trattamento sintomatico di stati dolorosi acuti (mal di testa; mal di
  denti; nevralgie; dolori mestruali) e di stati febbrili.

CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI: Ipersensibilità accertata o nota presso il principio attivo o una dei suoi eccipienti. Controindicato nel caso di pazienti affetti da anemia emolitica e/o insufficienza epatocelulare. Per la presenza di caffeina è sconsigliata l’assunzione ai minori di 12 anni.

NOTE: Il paracetamolo, uno dei principi attivi del Neo Optalidon, la cui scoperta risale al 1949 come alternativa all’ Aspirina, è ritenuto capace di aumentare il rischio di asma secondo quando riportato dal quotidiano Inglese “The Indipendent”. L’articolo apparso sul giornale britannico riprendeva una pubblicazione della rivista scientifica “The Lancet” su uno studio condotto su 200mila bambini di circa 31 Paesi: tra questi, chi assumeva regolarmente paracetamolo  sviluppava un rischio di asma superiore di tre volte la media. Tale fenomeno sarebbe causato dal potere del farmaco di impedire la produzione di un antiossidante a livello polmonare che sarebbe capace di controllare il grado di infiammazione in presenza di allergeni. Ovviamente il paracetamolo non va escluso dai rimedi, ma va limitata la sua assunzione solo nei casi in cui si riveli necessario, ovvero, ad esempio, quando la temperatura corporea supera i 38°.

Farmaci uguali per principi attivi: Saridon e Omniadol; Altri farmaci che contengono paracetamolo in associazione con diverse sostanze sono, invece: Veramon, Vitalgil, NeoCibalgina, Antireumina… 

[Fonti principali: AAVV, Dica33, AAVV  LaStampa]

*Per ulteriori informazioni leggere il foglietto illustrativo. Le informazioni fornite su MedicinaLive sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo, e non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari.