Con la primavera arrivano anche le allergie stagionali, un disturbo sempre più diffuso tra la popolazione adulta, ma anche in età pediatrica. La predisposizione genetica gioca un ruolo importante, ma i fattori ambientali hanno un peso non indifferente, soprattutto per quanto riguarda le allergie tra gli adulti. È risaputo, infatti, che l’inquinamento irrita le mucose, che possono modificarsi in modo irreversibile. Persino gli stati emotivi possono influenzare le reazioni allergiche di una persona come ha dimostrato nell’86 da Rita Levi Montalcini. Vediamo insieme quali sono i sintomi delle cosiddette allergie da polline e i medicinali omeopatici da utilizzare.
Con l’avvicinarsi della primavera si torna a parlare spesso di allergia. In effetti, con l’avanzata dei pollini primaverili e l’innalzamento delle temperature molti si ritrovano a fare i conti con i primi segnali delle allergie da polline: occhi gonfi, prurito alla gola e al palato, starnuti frequenti, naso che cola, tutti sintomi che possono compromettere la qualità della vita quotidiana, spesso accompagnati da senso di affaticamento, irritabilità e insonnia. In alcuni casi, poi, possono insorgere anche difficoltà respiratorie.
Allergia ai pollini: sintomi
- Rinorrea acquosa
- Congestione nasale
- Bruciore e arrossamento delle congiuntive
- Lacrimazione
- Starnuti isolati o a salve
- Prurito al palato, al naso e agli occhi
- Tosse secca e stizzosa, spesso notturna, accompagnata da difficoltà di respiro e dai caratteristici sibili intratoracici propri dell’asma bronchiale
- Riduzione dell’olfatto e del gusto
- Insonnia
- Stanchezza
- Irrequietezza
- Difficoltà di respiro e asma (nel 40% dei casi)
Allergia ai pollini: rimedi omeopatici
I medicinali omeopatici possono rappresentare dei validi alleati nella prevenzione e nel trattamento della sintomatologia allergica collegata all’arrivo dei pollini. Grazie all’assenza di tossicità e di effetti collaterali come la sonnolenza e i disturbi dell’attenzione sono adatti a tutte le età, inclusi bambini e anziani. Inoltre, qualora fosse necessario, la terapia omeopatica può essere associata in maniera complementare ad altri farmaci.
Tra i prodotti utili per contrastare l’allergia ai pollini troviamo Pollensì di Boiron, un complesso omeopatico (contiene pollini di Gramigna, di Erba mazzolina, di Nocciolo, di Betulla bianca, di Parietaria, di Artemisia e di Ambrosia), che va assunto 1-2 mesi prima della pollinazione, 5 granuli, 1-2 volte a settimana. Per completare la terapia preventiva si consiglia di assumere 40 gocce 3 volte al giorno di macerato glicerico di Ribes Nigrum e 1 fiala al giorno dei seguenti oligoelementi: Manganese, Zinco e Rame.
In fase acuta si può aggiungere Sinalia, un medicinale omeopatico sempre della Boiron utilizzato come trattamento sintomatico dell’oculorinite allergica. Contiene un complesso di sostanze attive, e si assume nella posologia di 5 granuli da 3 a 6 volte al giorno in base all’intensità dei sintomi. Inoltre, è possibile abbinare a questo trattamento l’utilizzo di oligoelementi come Rame, Zinco e Manganese, che in questa fase, andrebbero assunti nella misura di 3 fiale al giorno ciascuno.
Se è la rinite a dare più fastidio si può ricorrere anche a diversi rimedi omeopatici specifici come Sabadilla 9 CH (5 granuli ogni ora) in caso di rinorrea non irritante, Allium cepa 9 CH (5 granuli ogni ora) in caso di rinorrea bruciante, Sticta pulmonaria 9 CH in caso di naso chiuso, Nux Vomica 9 CH (5 granuli ogni ora) in caso di starnuti frequenti.
Qualora si aggiungesse una fastidiosa congiuntivite si può abbinare anche un collirio a base di Euphrasia officinalis e Chamomilla vulgaris, 2 sostanze tradizionalmente utilizzate dalla farmocologia omeopatica nel trattamento dei più frequenti disturbi dell’occhio. Euphralia di Boiron può essere un valido supporto terapeutico. Ai primi Ai primi segnali di congiuntivite allergica, vanno instillate 2 gocce 3-4 volte al dì (o al bisogno anche più volte al giorno). Non contenendo conservanti, viscosizzanti, vasocostrittori né EDTA è ben tollerato da tutta la famiglia, anche per chi porta le lenti a contatto e i bambini.
Via e Photo Credit| Boiron
“Alla base dell’omeopatia vi è il cosiddetto principio di similitudine del farmaco (“similia similibus curantur”), concetto privo di fondamento scientifico enunciato dallo stesso Hahnemann, secondo il quale il rimedio appropriato per una determinata malattia sarebbe dato da quella sostanza che, in una persona sana, induce sintomi simili a quelli osservati nella persona malata.
Allo stato attuale, nessuno studio scientifico pubblicato su riviste mediche di valore riconosciuto ha potuto dimostrare che l’omeopatia presenti per una qualsiasi malattia un’efficacia clinica che sia superiore all’effetto placebo. Inoltre, l’omeopatia viene criticata dagli scienziati per la sua debolezza teorica (cioè l’incompatibilità dei suoi postulati con le odierne conoscenze chimiche)[1] e per la mancanza di un meccanismo plausibile che ne possa spiegare il funzionamento. Per l’insieme di queste ragioni l’omeopatia è stata definita una pseudoscienza.
L’opinione non dimostrata degli omeopati, e contraria all’evidenza scientifica in campo chimico, biologico e farmacologico, è che diluizioni maggiori della stessa sostanza non provocherebbero una riduzione dell’effetto farmacologico, bensì un suo ipotetico potenziamento. In realtà le diluizioni usate nell’omeopatia sono tanto alte da rendere il prodotto omeopatico un semplice composto di zucchero[3], (in virtù del numero di Avogadro).
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità l’omeopatia non è una cura e non apporta alcun beneficio.” [cit. http://it.wikipedia.org/wiki/Omeopatia%5D
Per tali ragioni, perché un sito che si occupa di medicina, e pertanto di scienza, dovrebbe continuare a parlare di omeopatia?
Perchè magari ci sono persone che la usano da anni e si trovano anche bene come me!
Ho 23 anni e non ho mai assunto medicine tradizionali,quindi o le medicine omeopatiche sono effettivamente efficaci
oppure se non mi sono servite a nulla tanto meglio, sono vivo, e non ho mai assunto medicinali con pagine e pagine di
controindicazioni.Tutte le grandi scoperte sono state prima fatte da singoli uomini,magari creduti pazzi,e poi confermati dalla scienza,
che spesso ci ha messo troppo tempo!infine se la scienza si basa su di un metodo sperimentale,io sono la cavia di me stesso!
@Flavia: Un sito che si occupa di medicina ha il dovere di parlare di tutte le forme terapeutiche, convenzionali e non. Che l’omeopatia non funzioni, questo è discutibile. Che i farmaci abbiano effetti collaterali, è un fatto. Tanta gente utilizzza gli omeopatici e si trova bene, io stessa ne faccio uso e ti assicuro che non si tratta di effetto placebo. Grazie comunque per il tuo punto di vista.