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Il poker? Si è spinti è perdere sempre

Giocare molto a poker vi può dare più possibilità di vincere, giusto? Sbagliato, dice un nuovo studio sul comportamento dei giocatori nel gioco d’azzardo, specialmente per quanto riguarda i principianti: si vincono sempre meno soldi con l’aumentare delle mani che si giocano.

I risultati, che provenivano da uno studio su 27 milioni mani di poker online, suggerisce che piccole quote si traducono in vittorie maggiori, mentre giocare più a lungo significa che si perderà.

Secondo uno studente di dottorato di ricerca in sociologia alla Cornell University, Kyle Siler, i risultati mostrano che

la gente supera di frequente e di molto i piccoli guadagni nelle occasionali perdite nelle partite dal vivo, e viceversa.

Lo studio, pubblicato online sul sito del Journal of Gambling Studies, riferisce anche di alcuni rapporti secondo i quali le coppie di carte piccole numerate (da due a due a sette) hanno più valore della coppia di otto, nove, dieci e Jacks per i piccoli giocatori saltuari.

Questo perché le coppie piccole hanno un valore meno ambiguo, e le coppie di medie dimensioni sono mani migliori, ma hanno valori più ambigui rispetto agli altri, così i piccoli giocatori a quanto pare hanno difficoltà a capire [il valore]

ha spiegato Siler. Lo studio è stato effettuato su sè stesso: Siler, che ha ammesso lui stesso di essere un giocatore di poker assiduo, ha analizzato le mani di una disciplina chiamata No-Limit Texas Hold’em, una variante del classico gioco del poker molto nota negli Stati Uniti, ma che si sta diffondendo anche in Italia.

Il rischio può essere redditizio, soprattutto nelle partite con tavoli alti, ma aumenta anche l’ambiguità e l’incertezza nei pagamenti. Gestire una partita, calibrare le strategie multiple e la gestione di un bankroll (conto del gioco) è particolarmente difficile quando avvengono durevoli oscillazioni selvagge e risultati irregolari a breve termine che sono dettati dalla fortuna

ha concluso il ricercatore.

[Fonte: Health24]